C’era un tesoro da 1,3 milioni di euro in un deposito self storage, alla periferia di Torino: venti chili di lingotti d’oro e decine di mazzette di denaro.
Secondo quanto spiegato, erano stati i Carabinieri del nucleo radiomobile di Torino a scoprirlo, nel corso di un controllo mirato contro il traffico di sostanze stupefacenti. Un imprenditore era stato arrestato il 28 gennaio scorso.
In base a quanto appurato, le successive indagini dei militari del Nucleo Investigativo avrebbero scoperto che il tesoro era di proprietà di un’organizzazione criminale composta di altri quattro imprenditori ritenuti responsabili di associazione finalizzata a condotte di truffa, riciclaggio, anche mediante utilizzo di false identità, trasferimento fraudolento di valori, truffa per il percepimento di erogazioni pubbliche, frodi fiscali e fittizie intestazioni di beni.
Il gruppo avrebbe costituito più di 20 società fantasma operanti nel settore energetico e consulting finanziario, con sede in Italia e all’estero, mediante le quali hanno ottenuto finanziamenti bancari per diversi milioni di euro.
Il 30 gennaio scorso, i militari hanno fermato e arrestato i quattro mentre questi avrebbero tentato di fuggire all’estero, dopo aver scoperto che il loro deposito segreto era stato violato.
Le perquisizioni hanno permesso di sequestrare diversa documentazione cartacea e informatizzata relativa alle truffe finanziarie, 1 rilevatore di microspie, 11 lingotti in oro del peso complessivo di 2,750 kg, per un valore di euro 99mila e 49mila euro in contanti. Le indagini dovranno ancora chiarire sia la provenienza sia la destinazione del denaro e dei lingotti d’oro. Non è escluso che possa trattarsi del provento di alcune transizioni finanziarie illecite o la “pulitura” dei ricavi di furti e rapine.