Nell’ambito delle attività della Guardia di Finanza volte alla repressione ed al contrasto all’evasione fiscale, i finanzieri del Gruppo di Ivrea hanno eseguito una verifica nei confronti di una ditta individuale canavesana operante nel settore del commercio all’ingrosso di semilavorati metallici, scoprendo un meccanismo fraudolento, noto come “frode carosello”, e ponendo fine ai “particolari” rapporti commerciali che legavano la ditta ad altre 2 società lombarde operanti nel medesimo settore.
Secondo quanto spiegato, l’analisi delle operazioni commerciali e l’incrocio degli esiti delle indagini finanziarie, hanno permesso alle Fiamme Gialle eporediesi di smascherare una frode milionaria che avrebbe garantito alle società un’evasione dell’Imposta sul Valore Aggiunto di circa 1 milione di euro, realizzata attraverso l’emissione di fatture per operazione inesistenti che venivano utilizzate dalle imprese lombarde.
In base a quanto appurato, priva di struttura economica organizzata, la società cartiera verificata si sarebbe sottratta agli obblighi di natura fiscale, attraverso una frode impiantata grazie alla sua interposizione in operazioni di acquisto di prodotti da operatori comunitari, senza applicazione dell’IVA, poi ceduti fittiziamente agli acquirenti con l’applicazione della predetta imposta senza tuttavia versarla nelle casse dello Stato.
Il transito dei beni è risultato essere fittizio e meramente cartolare, comportando un danno per l’intero circuito economico in virtù della distorsione dovuta dalla vendita dei prodotti ad un prezzo nettamente inferiore a quello di mercato, poiché il vero prezzo di acquisto delle merci veniva abbattuto dal credito IVA indebitamente conseguito. I finanzieri hanno deferito alla Procura della Repubblica di Ivrea quattro soggetti italiani, tutti ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, di omessa dichiarazione, associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale, nonché di occultamento e distruzione di documentazione contabile. È stato proposto, inoltre, il recupero del tributo sottratto all’Erario, perché l’evasione produce effetti negativi per l’economia, ostacola la normale concorrenza fra imprese, danneggia le risorse economiche dello Stato ed accresce il carico fiscale per i cittadini onesti.