Vuoti a Rendere: la nota stampa dopo il Consiglio Comunale di lunedì a Torino

Ieri, 29 settembre 2025, è terminato il percorso in Consiglio Comunale della delibera di iniziativa popolare “Vuoti a Rendere”, che ha visto il testo originale essere emendato e, poi, approvato.
Le organizzatrici e gli organizzatori della campagna ritengono questo risultato un importante passo avanti per le politiche comunali che va nella direzione di garantire il diritto alla casa e alla città a tutte e tutti.
VAR ottiene, intanto, alcuni primi significativi risultati: la delibera approvata mantiene alcuni principi e impegni fondamentali per le realtà che hanno portato avanti la campagna.
Si è affermato in modo inequivocabile che la presenza di immobili vuoti, di proprietà di enti pubblici, aziende, enti privati o palazzinari, è un problema politico, giuridico ed etico, in una città in cui trovare una casa a costi accessibile diventa ogni giorno sempre più difficile per tante persone. Si decide una moratoria delle alienazioni di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà cittadina. Si assume l’impegno di dotare, prima possibile, la Città di Torino di dati accurati sul patrimonio edilizio inutilizzato, con una stima capace di essere base informativa delle politiche abitative locali. Si afferma l’obiettivo di rilanciare Locare, dotando l’agenzia sociale per la locazione delle risorse necessarie a farne un attore capace di contrastare la crisi abitativa. Superando un tabù irragionevole e radicato, si assume l’impegno di inserire nel futuro regolamento edilizio la leva dei disincentivi, da usare accanto agli incentivi nei confronti delle grandi proprietà assenteiste.
Il dibattito consiliare (e non solo) è stato spesso lontano dal merito delle proposte, più incentrato a discutere se la delibera avesse o meno mantenuto lo spirito originario delle associazioni, tema assai poco interessante secondo le associazioni stesse.
La delibera è stata approvata con un testo emendato che accoglie soltanto parzialmente le istanze della campagna, che quindi proseguirà, ad ampio spettro, a partire già dal prossimo futuro.
La campagna prendeva spunto da soluzioni messe in campo a livello europeo da diverse amministrazioni pubbliche e le associazioni organizzatrici si dicono stupite dei toni con cui sono state accolte nel dibattito pubblico, creando una polarizzazione che spesso ha impedito un reale confronto sui contenuti, a cui le associazioni si dichiarano ancora oggi disponibili, anche nell’ottica di promuovere tutte le proposte della campagna.
Vuoti a Rendere, infatti, non si esaurisce con il voto di ieri.
Da un lato, per cambiare davvero la vita delle persone e garantirne il diritto all’abitare è urgente passare alla concreta implementazione degli impegni assunti: un percorso che la campagna intende stimolare e monitorare. Dall’altro lato, le organizzazioni promotrici vogliono continuare la mobilitazione per il diritto alla casa e alla città per tutte e per tutti.
Oggi, 30 settembre inizia il FestivalVar – cinque appuntamenti per discutere di politiche abitative e possibili soluzioni: speculazione finanziaria, grandi proprietà, studentati di lusso, air bnb, emergenza sfratti. Qui il link al programma completo: programma Festival Var – e il 15 novembre è prevista una manifestazione per la casa organizzata insieme alla Rete Antirazzista Militante per l’Abitare.
Le promotrici e i promotori della campagna Vuoti a Rendere




