Ore 19.30. 1.860 pazienti guariti e 1.486 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 1.860 (232 in più di ieri): 139 (+27) in provincia di Alessandria, 80 (+1) in provincia di Asti, 88 (+1) in provincia di Biella, 179 (+16) in provincia di Cuneo, 140 (+31) in provincia di Novara, 1.003 (+134) in provincia di Torino, 100 (+6) in provincia di Vercelli, 106 (+16) nel Verbano-Cusio-Ossola, 25 provenienti da altre regioni. Altri 1.486 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi salgono a 2.146. Sono 82 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 30 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale complessivo è ora di 2.146 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 424 ad Alessandria, 108 ad Asti, 137 a Biella, 149 a Cuneo, 205 a Novara, 888 a Torino, 119 a Vercelli, 92 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 19.261 (+815 rispetto a ieri, di cui circa il 60 per cento riscontrati nelle case di riposo dove sono state segnalate forti criticità e presenza di pazienti sintomatici, mentre il restante 40 per cento riguarda il resto della popolazione piemontese) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.632 in provincia di Alessandria, 946 in provincia di Asti, 721 in provincia di Biella, 1.820 in provincia di Cuneo, 1.834 in provincia di Novara, 9.173 in provincia di Torino, 913 in provincia di Vercelli, 915 nel Verbano-Cusio-Ossola, 209 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 345 (-13 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.254. Le persone in isolamento domiciliare sono 10.170. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 83.130, di cui 42.815 risultati negativi.
Ore 18.45. Nuovo bando per infermieri e operatori socio-assistenziali. L’Unità di crisi della Regione Piemonte ha aperto un nuovo bando di ricerca di personale a tempo determinato per infermieri e per operatori socio-sanitari con disponibilità di lavorare in reparti strutturati a svolgere le mansioni lavorative con turni 24 ore su 24.
A richiedere infermieri professionali sono Asl Città di Torino, TO3, TO4, TO5, AT, VC, NO, VCO, BI, Aou San Luigi di Orbassano e Maggiore della Carità di Novara, Ao SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria. Gli Oss sono richiesti da Asl TO3, TO4, TO5, VC, NO, VCO, e Aou Maggiore della Carità di Novara.
I candidati potranno optare per una sola delle suddette aziende. Le domande dovranno pervenire entro le ore 23:59:59 di lunedì 20 aprile a https://aslcittaditorino.iscrizioneconcorsi.it/ Bando infermieri Bando Oss
Ore 17.30. Ai primi di maggio le mascherine della Regione. Il presidente Alberto Cirio ha annunciato che “la distribuzione dei 5 milioni di mascherine acquistate dalla Regione avverrà ai primi di maggio, perché questa nuova normalità sia meno fastidiosa per i cittadini piemontesi. Si tratta di mascherine in tessuto, multiuso, che daranno una copertura per diversi giorni in attesa che il sistema di reperimento torni alla normalità”.
Ore 15.30. Il presidente Cirio sulla Fase2. Intervenendo nel dibattito in corso a livello nazionale sulla Fase 2, il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che “il nostro Paese ha bisogno di ripartire, ne hanno bisogno le nostre aziende, le nostre famiglie, i nostri territori. Questa è una consapevolezza che tutti abbiamo, ma è anche necessario non abbassare la guardia nei confronti di questo virus e dei suoi rischi di propagazione. Rischi che purtroppo non si sono ancora esauriti. Abbiamo bisogno di ripartire e di poterlo fare in sicurezza. Questo significa che dovremo imparare a convivere con il Coronavirus e con le misure necessarie a contenerlo e a proteggere ognuno di noi”.
A questo proposito ha ricordato che “il Piemonte sta lavorando da settimane con il sistema produttivo e i rappresentanti degli enti locali al modo per avviare un progressivo ritorno alla normalità. O, meglio, a quella che sarà una nuova ‘normalità’. Una sfida complessa per tutti, ma anche l’unico modo per ricominciare. Per questo il Politecnico di Torino e gli atenei piemontesi hanno elaborato delle linee guida che potranno aiutare il Piemonte a farlo. Testeremo questa possibilità nei prossimi giorni con alcune aziende e realtà del nostro territorio e metteremo questa esperienza a disposizione di tutto il nostro Paese“.
Notizie: Ufficio Stampa Regione Piemonte