I Carabinieri della Compagnia San Carlo hanno arrestato, negli ultimi due mesi, sette pusher di origine africana, tra i 18 e i 36 anni, per spaccio di droga.
Secondo quanto spiegato, li avrebbero sorpresi con sette micro blitz, arrestandoli uno alla volta dopo avere osservato le loro cessioni di droga. Ieri pomeriggio sarebbe scattato l’ultimo arresto che ha permesso ai militari di prendere un 36enne della Mauritania con decine di dosi di marijuana.
Le ordinazioni dei clienti sarebbero avvenute tramite telefono per sfuggire ai controlli delle Forze dell’Ordine, battere la concorrenza e velocizzare i tempi di consegna. Sarebbero state sequestrate decine di sim card, con centinaia di numeri telefonici e sms di clienti e spacciatori, ora al vaglio degli inquirenti. L’analisi dei tabulati telefonici potrebbe fornire spunti investigativi interessanti.
In base a quanto appurato, nel marzo scorso i militari del Nucleo Radiomobile avrebbero arrestato nove pusher che indossavano una sorta di “divisa” per essere riconoscibili tra di loro: una felpa scura con cappuccio e scarpe da ginnastica colorate. La retata, preceduta da altri servizi di osservazione. I Carabinieri erano riusciti a bloccare tutta la banda. Erano state trovate decine di dosi di cocaina e sono stati sequestrati 1300 euro in contanti. I clienti, in maniera pressoché identica, avevano avvalorato quanto accertato dai militari e avevano ammesso le proprie responsabilità. L’operazione del Comando provinciale aveva già permesso, dall’inizio dell’anno, di arrestare 63 persone, di cui 45 al Valentino e 18 per le strade di San Salvario, quartiere della movida.
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