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Acquisti online in sicurezza, i consigli della Polizia di Stato

computerNatale è indiscutibilmente uno del momento più critici per agli acquisti online, da effettuarsi con la massima attenzione al fine di evitare tutte le trappole architettate dai malintenzionati del web.
Dall’inizio del 2015 sono state ben 5.000 i soggetti (cittadini, picco e medie imprese) che si sono rivolte al portale del commissariato di Polizia di Stato online per chiedere informazioni circa possibili truffe sugli acquisti in rete.
Per prevenire possibili raggiri messi in atto da singoli individui o da organizzazioni criminali nei confronti degli utenti che vendono e comprano sulle piattaforme di compravendita online o di e-commerce, la Polizia Postale ha deciso, assieme a un portale leader del settore, di realizzare un video tutorial contenente una serie di consigli, che sarà disponibile sul sito della Polizia di Stato, su quello del Commissariato di Ps online e nelle relative pagine Facebook e Twitter.
“L’obiettivo – spiegano – è quello di offrire alcuni utili suggerimenti su come gestire una compravendita online evitando di incappare in acquisti non sicuri, beni danneggiati o addirittura inesistenti”.
“Gli interrogativi ricevuti – riferisce una nota della Polizia di Stato – sono delle più svariate tipologie: la vendita di oggetti di elettronica come cellulari di ultima generazione, smart-tv, tablet, a prezzi scontatissimi e acquistati nella maggior parte dei casi con metodi di pagamento non tracciabili, ad esempio, attraverso una ricarica su carte prepagate intestate a terze persone difficilmente individuabili, che l’acquirente purtroppo non riceverà mai; oppure la vendita di merce su siti clone di grandi aziende, dove il brand viene utilizzato in modo fraudolento per offrire beni che poi si rivelano prodotti di bassa qualità, con un apprezzabile divario tra il prezzo di mercato e quello proposto”.
In questi casi, “è consigliabile andare anche su piattaforme che comparano i prezzi degli oggetti in vendita sui siti di e-commerce, come ad esempio Pagomeno.it o simili”.
Tuttavia, “le criticità si registrano anche nella vendita tra privati: si va dalla mancata ricezione della merce da parte dell’acquirente e conseguente irreperibilità del venditore, all’invio di materiale difforme da quanto pattuito, da allettanti proposte di affitto di case vacanze estive e invernali poi risultate inesistenti, dalla falsa vendita di cuccioli di animali, fino all’invio di smartphone con codice imei bloccato dall’operatore telefonico o sedicenti acquirenti e venditori che, fingendosi interessati alla compravendita di vari beni, in realtà cercano di acquisire copie di documenti d’identità, codici bancari, carte di credito richiedendo nel contempo sblocco di bonifici e anticipi di denaro”.
Foto: wikipedia.org

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