Nella giornata di venerdì il coordinamento nazionale Ibm ha deciso di procedere con il sciopero degli straordinari e della reperibilità, come già deciso nei giorni scorsi dallo stabilimento di Torino, per rispondere alla decisione dell’azienda di cedere due rami d’azienda all’Adecco per un totale di 300 lavoratori, di cui 88 a Torino.
Il coordinamento ha anche proclamato 8 ore di sciopero per venerdì 18 dicembre in tutte le sedi italiane (compresa a Torino) esclusa a Roma, dove lo sciopero è programmato per martedì 22 dicembre.
La preoccupazione dei lavoratori è data dal fatto che l’azienda negli ultimi tre anni ha ridotto gli organici da 7 mila a 5 mila dipendenti, tra riduzione del personale e esternalizzazioni.
Nell’incontro di ieri con l’azienda, le organizzazioni sindacali hanno espresso totale contrarietà al piano ma l’azienda ha manifestato l’intenzione di proseguire.
Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «Temiamo che questa cessione di ramo d’azienda non sia la prima né l’ultima e che anzi faccia parte di un percorso di continua contrazione della presenza dell’azienda in Italia. Occorre che le istituzioni, a partire dal governo, non restino alla finestra per contrastare l’ennesima ristrutturazione a perdere di una grande impresa multinazionale». Foto in evidenza: wikipedia.org