Earthink Festival: #Curami è il titolo di questa XIII edizione
Dal 5 al 21 settembre 2024 ritorna Earthink Festival, #CURAMI è il titolo della XIIIma edizione che si svolgerà quest’anno tra Torino, la Valchiusella e l’Astigiano.
Nato 12 anni fa da un’idea dell’attuale direttrice artistica Serena Bavo, primo festival in Italia che racconta la sostenibilità ambientale attraverso le arti performative e si avvale di una programmazione artistica consolidata, approfondimenti, formazione sui territori coinvolti e coinvolgimento di una forte rete di partner creata attraverso tutti i suoi anni di attività.
In linea con l’obiettivo di portare l’attenzione sui temi della sostenibilità, nelle sue dimensioni ambientali, economiche e sociali, attraverso lo strumento artistico, Earthink Festival presenta la sua programmazione di spettacoli in spazi outdoor e naturali a basso impatto sfruttando la luce naturale, coinvolgendo piccoli comuni del Piemonte, quartieri periferici della Città di Torino.
Queste le parole di Serena Bavo direttrice artistica del Festival sul tema scelto per questa edizione “il senso della parola “Cura” non sarà solo presente attraverso gli artisti, ma soprattutto con la realizzazione di diverse azioni concrete di attenzione verso il nostro pubblico, le comunità che incontriamo e i territori che abitiamo durante il festival. “Cura” è anche una mostra itinerante che mette in connessione i territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, l’attenzione all’accessibilità agli eventi per persone con diverse abilità e la possibilità data al gruppo dei giovani della Young Board di ETHF di esprimersi attraverso Nuovi Sguardi, un’azione interamente progettata da loro che accompagnerà tutte le date della tredicesima edizione.
Nuovi Sguardi su Earthink Festival nasce infatti dall’attenzione che Tékhné rivolge da sempre ai giovani che sono tra le fasce di popolazione più vulnerabili rispetto agli effetti derivanti dall’Eco Ansia. Diversi studi psicologici segnalano che le emozioni che si celano dietro l’eco- ansia possono però risultare anche produttive se affrontate e gestite in modo costruttivo, da qui l’idea di coinvolgere i giovani in maniera costruttiva dando loro la possibilità di acquisire quegli strumenti utili a sviluppare un senso di utilità, efficacia e partecipazione civica attiva.”