Shinya Sakurai: marks and traces
L’esposizione “marks and traces” segna una ricorrenza nel percorso dell’artista giapponese Shinya Sakurai (Hiroshima, 1981), conosciuto per il suo linguaggio iconico, ermetico ed astratto: vent’anni dal suo arrivo a Torino, città in cui dal 2004, con Osaka, divide vita e lavoro. Al Metroquadro, C.so San Maurizio 73/F Torino, l’inaugurazione dal 6 aprile 2024 ore 16 – 19 fino al 22 giugno 2024.
In queste sue ultime tele, i segni fluidi e le composizioni geometrizzanti lasciano scie che, come impronte, tracciano un percorso personale, pregno di nuovi indizi.
L’artista abbandona le colorate ed iridescenti geometrie per dedicarsi a differenti giochi di luce, sembianze profonde e cupe, rivelatrici di una contemporaneità in continuo mutamento. Gli avvenimenti degli ultimi tempi hanno infatti lasciato sulle sue tele tracce e segni inequivocabilmente e indelebilmente densi e carichi, simboli rivelatori della complessità del presente.
L’artista ha scelto come supporto per tutte le opere esposte il velluto, ad esprimere appunto la serietà dei tempi, ma anche base elegante ed essenziale.
Su queste superfici monocrome emergono però pennellate fluide, realizzate con colori ad olio, resine e colle traslucide, a formare squarci di luce e stelle abbaglianti, che illuminano ed evocano armoniose simmetrie, simboli di fiducia e speranza per il futuro.
Le composizioni di Shinya Sakurai fluttuano in uno spazio profondo animato da segni e tratti simbolici, tracce e strutture ipnotiche in grado di evocare atmosfere tese tra il reale e l’immaginario, sempre emotivamente e visivamente coinvolgenti.
Stesso giorno ed ora, inaugura negli spazi di Tomdesign, attigui alla galleria, in Corso San Maurizio 73, la mostra “Piccola scatola di cristalli” della giapponese Yoshiko Suzuran.