Riapre il Polo del ‘900 di Torino con la mostra “75 anni dopo. La liberazione di Torino nelle fotografie di Felix de Cavero”
Con la riapertura dei luoghi di cultura, tornano accessibili al pubblico gli spazi del Polo del ‘900 di Torino e ripartono i servizi alla cittadinanza.
Da mercoledì 3 febbraio, riaprono su prenotazione gli spazi di lettura e studio di Salotto 900 e Sala Voltoni. Riattivato il servizio prestito di oltre 300mila volumi delle biblioteche, con due modalità di ritiro: in loco da Palazzo San Daniele (dal lunedì al venerdì, Via del Carmine, 14) e attraverso la consegna a domicilio (martedì – venerdì), grazie alla collaborazione con la Rete Italiana di Cultura Popolare e Lo Spaccio di cultura- Portineria di comunità.
Tornano disponibili anche il servizio di consultazioni archivi del Polo e dei suoi 22 Enti partner, pur rimanendo attivo il document delivery gratuito. Giovedì 4 febbraio, riapre anche il Museo Diffuso della Resistenza con l’allestimento permanente “Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione” e il rifugio antiaereo nei suggestivi sotterranei di Palazzo San Celso (Corso Valdocco 4/A), dal martedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 18.
L’apertura del Polo rende finalmente visitabile la mostra “75 anni dopo. La liberazione di Torino nelle fotografie di Felix de Cavero” che inaugura giovedì 4 febbraio presso la Galleria delle immagini (Corso Valdocco 4/A), aperta gratuitamente dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 18.
La mostra – prevista il 25 aprile 2020 e sospesa causa pandemia – presenta, dopo più di settantacinque anni, un raro complesso fotografico di un centinaio di foto che il pittore Felix de Cavero (1908-1994), fotoreporter partigiano nel comando della XIV divisione Garibaldi nelle Langhe, scattò durante la liberazione di Torino, immortalando volti, momenti e avvenimenti della vita partigiana nelle Langhe fino alla discesa su Torino nell’aprile 1945. In mostra scorrono sotto gli occhi in successione la presenza in città della XIV divisione, l’unica e drammatica sequenza conosciuta e individuata dell’esecuzione di un cecchino, i funerali partigiani del 30 aprile, la sfilata conclusiva del 6 maggio e la smobilitazione della divisione a Villa Lovera sulla collina torinese.
La mostra, a cura di Luciano Boccalatte e Paola Boccalatte con la collaborazione di Paola de Cavero rimarrà aperta fino al 28 aprile 2021. Un’iniziativa di Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Istoreto); Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà; Archivio nazionale cinematografico della Resistenza con il Polo del ‘900 e il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e di principi della Costituzione repubblicana. Un video in anteprima è stato presentato a dicembre, per anticipare virtualmente la mostra, disponibile sul canale YouTube di Istoreto.