Torino Eventi

“Pelle, studi sul pube nudo” una produzione del Teatro del Lavoro

Danza contemporanea e teatro di figura

Il Piccolo Teatro Comico in collaborazione con AICS Torino, con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino, media partner Radio Grp e come web partner Radio Contatto, presenta la stagione teatrale 2023/2024 il cui tema è “Punti di vista, incontro”. Quindicesimo appuntamento della stagione è quello con Alessandra Fumai, Cristina Da Ponte, Martina Auddino in “Pelle, studi sul pube nudo”.

“Pelle, studi sul Pube Nudo” è uno spettacolo di teatro danza contemporaneo che dialoga con il teatro di figura contemporaneo. Ideato, diretto e interpretato da Alessandra Fumai, insieme a Camilla Cicciotti e Martina Auddino. Questo studio matura attraverso residenze di ricerca a partire dal 2020 e integra l’indagine antropologica, effettuata sul campo mediante interviste e incontri con gruppi di donne, con la ricerca  performativa, che esplora le tecniche del corpo che sottendono alla creazione del genere femminile e alla costruzione del “corpo adeguato” secondo gli attuali standard economico-sociali ed estetici.

“Pelle” esprime la volontà di dare vita e corpo alle testimonianze delle donne coinvolte nella ricerca, indagando, attraverso il linguaggio artistico, alcune ricadute fisiche, emotive e psicologiche della cultura di genere nel mondo occidentale. L’autrice pone l’accento su quello che chiama “cannibalismo del corpo femminile”, legato alle pratiche di consumo che oggettificano e reificano i corpi in un’ottica che promuove il valore d’uso degli stessi e non ne valorizza la traiettoria esistenziale: utilizzando la voce, i silenzi, la danza e il racconto le tre donne in scena riportano, attraverso un linguaggio evocativo e crudo, i risvolti intimi e talvolta comici di questa condizione.

La donna-feticcio entra così in scena, portando con sé immaginari e desideri, come una muta presenza carica di tensione: la performance apre lo sguardo a diversi piani di lettura sostenuti dalla creazione di maschere corporee, seconde pelli, che le danzatrici indossano e interrogano nella loro forza simbolica. Lo spettacolo si avvale di apporti artistici di natura differente, dalla danza, al canto, al teatro e i materiali presenti sono usati ora come maschere, ora come abiti o presenza cariche di senso.

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