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Al via la nuova edizione di Natale in musica alla Reggia di Venaria

Dal 27 al 30 dicembre quattro concerti pomeridiani nella Cappella di Sant'Uberto

Nel suggestivo scenario della Reggia di Venaria, Lingotto Musica presenta la nuova edizione del ciclo cameristico Natale in musica, realizzato in collaborazione con il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.

Quattro concerti pomeridiani, in programma dal 27 al 30 dicembre nella Cappella di Sant’Uberto, arricchiscono il palinsesto di mostre e attività culturali della seicentesca residenza sabauda. Un’occasione unica per vivere la magia delle festività natalizie con un viaggio sonoro che attraversa secoli, stili ed emozioni: dai quintetti di fiati ai canti natalizi, dai divertimenti per archi ai brani contemporanei per percussioni. Sul palco giovani solisti e formazioni emergenti under 35 quali la percussionista Rossana Bribò, l’Ensemble Coraux, il Quintetto Veles e il trio d’archi formato da Michele Mauro, Cibel Alexandra Mendez Mora e Leonardo Graziola. Il progetto si colloca all’interno della rassegna Lingotto Musica OFF, che ha lo scopo di portare la musica in luoghi identitari del territorio.

La rassegna è aperta, sabato 27 dicembre alle 18.30, dalla giovane percussionista Rossana Bribò. Talento emergente e vincitrice di prestigiosi riconoscimenti, si è aggiudicata il Primo premio al Concorso Internazionale di Vibrafono PAS nel 2019 e il Respighi Prize della Chamber Orchestra of New York nel 2025, traguardo che le consentirà di esibirsi alla Carnegie Hall con l’ensemble newyorkese nel 2027. La sua formazione – sviluppata fra Italia, Svizzera, Francia e Germania – ha dato vita a un approccio musicale eclettico. Proprio dall’esplorazione di diversi stili e dalla ricerca costante di nuove modalità espressive scaturisce il programma proposto, in cui arrangiamenti per marimba e vibrafono si alternano a brani originali: dal contrappunto bachiano fino alle sperimentazioni contemporanee, passando per il jazz di David Friedmann e il tango di Astor Piazzolla.

Dalla vitalità ritmica delle percussioni si passa, domenica 28 dicembre alle 18.30, all’espressività della voce umana con Christmas Carols, dedicato a canti e melodie della tradizione natalizia. L’Ensemble Coraux, quartetto vocale di recente formazione, propone un programma che spazia dalla musica antica a quella contemporanea, con arrangiamenti e composizioni originali di grandi compositori corali, da Tomás Luis de Victoria a Ola Gjeilo. Fondato nel 2021 sotto la guida di Caroline Voyat, l’ensemble propone programmi tematici che mettono in luce le diverse interpretazioni di temi universali come l’amore, lo sguardo, il sacro e il profano, attraverso le opere di autori quali Marenzio, De Victoria, Debussy, Ravel, Poulenc e Donati. Il gruppo ha già ricevuto numerosi riconoscimenti da realtà prestigiose del panorama corale, come il Concorso Polifonico Nazionale “Guido d’Arezzo”, e il Gran Premio Voci d’Italia a Chiavenna.

Il terzo pomeriggio vede protagonista, lunedì 29 dicembre alle 17, il Quintetto Veles, nato nel 2022 tra le mura del Conservatorio di Torino in occasione della messinscena per le scuole della fiaba musicale Pierino e il lupo di Prokof’ev, arrangiata per quintetto di fiati e voce recitante. Dalla sua nascita, l’ensemble si è esibito in importanti rassegne come il festival MITO SettembreMusica. Dopo un’apertura all’insegna del classicismo di Haydn, il Quintetto porta all’interno della palazzina di caccia le musiche di due autori appartenenti a epoche e contesti culturali differenti, entrambi poco noti al grande pubblico: Giuseppe Maria Cambini e August Klughardt.

A chiudere la rassegna, martedì 30 dicembre alle 17, un concerto realizzato in collaborazione con la Fondazione Accademia di Musica di Pinerolo. Il violinista Michele Mauro, la violista Cibel Alexandra Mendez Mora e il violoncellista Leonardo Graziola – allievi dell’istituto con una solida formazione solistica e orchestrale alle spalle – si cimentano con un’opera unica nel vasto catalogo mozartiano: il Divertimento “Gran Trio”, un autentico capolavoro per la ricchezza dell’invenzione armonica e contrappuntistica e per la varietà tematica.

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