Prospect Weekend, al lavoro con i giovani per la nazionale del futuro

“Stiamo lavorando da tempo a questo progetto assieme a tutto il gruppo degli allenatori delle nazionali giovanili, a cominciare da Giorgio De Bettin – commenta Parco – e sono contento di essere finalmente riuscito a partire. I ragazzi hanno affrontato una stagione estremamente complicata a causa del Covid-19, ed è importante che abbiano a disposizione questi momenti per crescere e imparare. Nei primi camp ho visto alcuni ragazzi davvero molto interessanti, vogliamo seguirli e aiutarli a sviluppare il loro talento per fare in modo che diventino i leader della nazionale italiana del futuro”. Ogni fine-settimana, tra i 40 e i 50 ragazzi si ritrovano sul ghiaccio e fuori dalla pista per lavorare sull’aspetto fisico, tecnico e tattico dell’hockey. “Abbiamo elaborato un vero e proprio playbook – continua Parco – da insegnare a tutte le squadre giovanili: dalla under 20 in giù. L’obiettivo è quello di utilizzare lo stesso sistema di gioco per tutte le nazionali italiane, dalla junior alla senior”. Dalla fase offensiva a quella difensiva, dal gioco in power-play al penalty-killing: ogni week-end viene dedicato ad una specifica tematica da analizzare e sviscerare. “Oltre allo staff della nazionale – conclude John Parco – ad ogni camp possono partecipare 2-3 guest coach, allenatori giovani che possono imparare come strutturare il lavoro sul ghiaccio e fuori dal ghiaccio. L’obiettivo, infatti, è anche quello di formare i futuri tecnici”. Tra di essi, nel corso dei primi weekend, si è visto l’ex difensore della nazionale italiana, Armin Helfer.
Notizie: Ufficio Stampa FISG
Foto: Serena Fantini