DP World Tour: otto azzurri al Singapore Classic
Il DP World Tour entra in una terza fase di gare denominate Asian Swing che iniziano con la seconda edizione del Porsche Singapore Classic (21-24 marzo) per proseguire con tappe successive in India, Corea del Sud, Giappone e Cina, incastonate tra due Major, il Masters (11-14 aprile) e l’US PGA Championship (16-19 maggio).
Al Laguna National Golf Resort Club di Singapore torna in campo Matteo Manassero, reduce dal successo nel Jonsson Workwear Open, il quinto in carriera e arrivato dopo quasi undici anni (il 26 maggio 2013 vinse il BMW PGA Championship). Insieme a lui saranno al via altri sette azzurri: Guido Migliozzi, Edoardo Molinari, Renato Paratore, Lorenzo Scalise, Andrea Pavan, Francesco Laporta e Filippo Celli, ossia tutti coloro con ‘carta’ piena eccetto Francesco Molinari impegnato sul PGA Tour (Valspar Championship).
Difende il titolo il sudafricano Ockie Strydom, 39enne di Kempton Park, con due vittorie sul circuito nella stagione precedente e una sul Sunshine Tour, che tuttavia quest’anno non sembra al top. Ha disputato otto gare con un quarto posto (Bahrain Championship), ma nelle altre non ha brillato e in quattro occasioni è uscito al taglio. Appare dunque difficile un suo bis, mentre tra i favoriti, oltre a Manassero, vanno inseriti gli altri tre vincitori nel 2024, il giapponese Rikuya Hoshino (Qatar Masters), l’olandese Darius Van Driel (Magical Kenya Open) e lo svedese Jordan Gumberg (SDC Championship).
Con loro l’irlandese Shane Lowry, vincitore di un Major (The Open, 2019), il danese Rasmus Hojgaard, l’austriaco Bernd Wiesberger, i francesi Matthieu Pavon e Ugo Coussaud (un secondo posto in Qatar e ultime otto prestazioni tutte a premio), lo statunitense Sean Crocker e i sudafricani Thriston Lawrence e Zander Lombard. Tra gli orientali, oltre a Hoshino, il malese Gavin Green, il giapponese Keita Nakajima e i cinesi Haotong Li e Ashun Wu. Nel field anche l’inglese Paul Casey, attualmente sulla LIV Golf, che torna a disputare un torneo del tour continentale, dove vanta 15 titoli, dopo un’assenza di 26 mesi.
Quanto agli azzurri, detto di Manassero, rientrano dopo aver saltato due tornei e offerto un inizio di stagione piuttosto altalenante Edoardo Molinari, Guido Migliozzi, Filippo Celli e Renato Paratore (che però ha dalla sua la seconda piazza nel South African Open) tutti alla ricerca di continuità nel rendimento. Lorenzo Scalise sarà all’ottava presenza consecutiva (11° in Kenya) come Andrea Pavan (11° nel Jonsson Workwear Open) e Francesco Laporta alla terza, ma negli otto eventi a cui ha preso parte si è classificato 10° nel South African Open ed è uscito una sola volta al taglio. Il montepremi è di 2.500.000 dollari (circa 2.300.000 euro). Il primo concorrente che realizzerà una “hole in one” alla buca 17, avrà in premio una Porsche Panamera Turbo E-Hybrid.
PGA TOUR: Francesco Molinari al Valspar Championship – Francesco Molinari sarà al via del Valspar Championship, evento del PGA Tour in programma dal 21 al 24 marzo all’Innisbrook Resort (Copperhead Course) di Palm Harbor, in Florida. Difende il suo unico titolo Taylor Moore, 30enne di San Angelo (Texas), 69 presenze sul circuito, che ha subito un solo taglio nei sette tornei a cui ha preso parte in stagione, ma limitandosi a piazzamenti in media classifica.
Nel field vi sono solamente dieci giocatori tra i primi 30 del World Ranking e, tra i top ten, non si sono concessi riposo dopo il The Players Championship soltanto Xander Schauffele (n. 5) e Brian Harman (n. 8), entrambi secondi a Ponte Vedra Beach superati da Scottie Scheffler, numero 1 mondiale. A contribuire allo spettacolo gli altri otto entro i trenta: Keegan Bradley, i past winner Jordan Spieth (2015) e Sam Burns, autore di una doppietta (2021, 2022), Justin Thomas, Cameron Young, Tony Finau, l’austriaco Sepp Straka e il canadese Nick Taylor.
Da seguire inoltre Cameron Champ, Billy Horschel, Webb Simpson, Kevin Kisner, Maverick McNealy, il coreano Sungjae Im, il giapponese Ryo Hisatsune e l’australiano Min Woo Lee. Numerosi i giocatori europei tra i quali ricordiamo lo scozzese Robert MacIntyre, tra i protagonisti del Team Europe nella vittoriosa Ryder Cup di Roma, lo spagnolo Jorge Campillo, l’olandese Thorbjorn Olesen, il francese Victor Perez e l’inglese Matt Wallace.
Francesco Molinari è alla quinta presenza sul circuito nel 2024, dove è andato due volte a premio (la seconda con il 54° posto nel THE PLAYERS) e in altrettante occasioni è uscito al taglio. Obiettivo ritrovare quanto prima un rendimento al livello delle sue qualità. Il montepremi è di 8.400.000 dollari con prima moneta di 1.512.000 dollari.
La storia del torneo – L’evento, giunto alla 23ª edizione, è nato nel 2000 con il nome di Tampa Bay Classic, divenendo poi Chrysler Championship, PODS Championship, Transitions Championship, Tampa Bay Championship e assumento dal 2014 la denominazione attuale. Oltre a Moore, Spieth e Burns saranno al via altri tre past winner: il canadese Adam Hadwin (2017), Gary Woodland (2011) e l’inglese Luke Donald (2012), confermato capitano del Team Europe per la Ryder Cup 2025. Quattro i plurivincitori: insieme a Burns si sono imposti due volte il coreano K.J. Choi (2002-2006), il sudafricano Retief Goosen (2003, 2009) e l’inglese Paul Casey, anche lui a segno in sequenza (2018, 2019).
Ufficio Stampa Federgolf