Masters: Rory McIlroy vince ad Augusta e completa il “Grande Slam”
Il nordirlandese è il sesto giocatore a compiere l’impresa riuscita solo a cinque grandissimi: Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Jack Nicklaus e Tiger Woods

Rory McIlroy, numero due mondiale, ha vinto con 277 (-11) colpi l’89° edizione del Masters Tournament, primo major stagionale disputato sull’iconico percorso dell’Augusta National, ad Augusta in Georgia, e si è ritagliato un posto nella storia del golf. Infatti è divenuto il sesto giocatore a completare il “Grande Slam”, imponendosi in tutti e quattro i Major, impresa riuscita solo a cinque grandissimi: Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Jack Nicklaus e Tiger Woods.
Il nordirlandese (72 66 66 73) ha conquistato il titolo superando con un birdie alla prima buca di playoff l’inglese Justin Rose (277 – 65 71 75 66), con il quale aveva concluso alla pari la gara. Al terzo posto con 279 (-9) Patrick Reed, uno dei numerosi membri della LIV Golf in campo, al quarto con 280 (-8) Scottie Scheffler, numero uno del World Ranking e campione uscente, al quinto con 281 (-7) Bryson DeChambeau, anche lui nella Superlega Araba, e il coreano Sungjae Im, e al settimo con 282 (-6) lo svedese Ludvig Aberg, due top ten in due Masters disputati (runner up nel 2024).
Molto sofferte le nove buche finali
Rory McIlroy forse ha rivisto i fantasmi del 2011, quando leader dopo 54 buche con quattro colpi di margine, finì 15° dopo un 80. A metà round sembra in assoluto controllo e con gli altri ben distanziati, ma tra la buca 11 e la 14 ha perso quattro colpi (due bogey, un doppio bogey) e ha rimesso in corsa Rose, che è ricorso ai fuochi d’artificio nelle ultime otto (sei birdie contro due bogey). L’impresa all’inglese non sarebbe bastata perché sul tee della 18 era due colpi dietro, ma McIlroy gli ha concesso il playoff con un bogey (contro un birdie), salvo poi rimediare con la prodezza alla buca supplementare e conquistare il quinto Major a distanza di quasi 11 anni dal quarto.
Rory McIlroy
Il nordirlandese, nativo di Holywood, ha firmato il Masters all’età di 35 anni, 11 mesi e 9 giorni e al 17° tentativo, secondo solo a Sergio Garcia che è andato a segno nel 19°.
E’ stato il terzo a rimontare sette colpi di ritardo accusati nel primo round dopo Nick Faldo (1990) e Tiger Woods (2005) e con lo stesso Faldo è stato l’unico a indossare la “Green Jacket” dopo un doppio bogey, o peggio, alla buca iniziale del giro finale.
Ha ottenuto il 29° titolo sul PGA Tour alla 263ª partecipazione che gli ha permesso di consolidare la leadership nella graduatoria della FedEx Cup, di recuperare quasi 1,5 punti a Scheffler in quella mondiale e di ricevere un assegno di 4.200.000 dollari su un montepremi di 21.000.000 milioni di dollari. A Rose sono andati 2.268.000 dollari.