Giochi di carte: tanto semplici quanto benefici per il cervello
Questa tipologia di giochi rappresenta un allenamento efficace per la mente e svolgono anche una funzione sociale, soprattutto per determinate fasce della popolazione come gli anziani. Il poker, in particolare, è uno dei giochi più completi in questo senso e, in questo articolo, andremo a conoscere quali sono le abilità che si possono sviluppare giocando a poker e quali sono i benefici a livello cerebrale.
Le abilità che si sviluppano con il gioco delle carte
Il gioco al tavolo verde è uno dei più praticati giochi di strategia, nel quale è necessario impostare il proprio gioco e adattarlo agli scenari che cambiano via via che le mani vengono giocate. È necessario avere presenti le probabilità di uscita di determinate combinazioni e sulla base di questa fare le proprie scelte.
È innegabile che per giocare a poker sia necessaria una mente allenata. Basti pensare ai dati statistici che i giocatori esperti conoscono a memoria riguardo alle percentuali di realizzazione di determinate combinazioni in un preciso momento della partita. Spesso non c’è tempo per calcolare le probabilità, così si utilizzano dei dati standard che però bisogna avere memorizzato.
In ogni caso, le capacità mnemoniche non sono le uniche che vengono sviluppate quando si gioca a poker. Anche la concentrazione svolge un ruolo importante, perché è indispensabile rimanere focalizzati sulle carte, sulle mosse degli avversari e sulla propria strategia. A ben pensarci si tratta di una grande quantità di informazioni che il cervello deve elaborare in un lasso di tempo piuttosto ridotto.
Anche la resistenza è una abilità che viene sviluppata perché, quando si gioca per molto tempo, si è costretti a stare seduti al tavolo a lungo, senza ovviamente abbassare troppo il livello di attenzione. Il rischio sarebbe, altrimenti, quello di regalare un vantaggio all’avversario. Correlata alla resistenza è sicuramente la disciplina, sia durante la partita sia nel percorso di studio e di pratica, per migliorare le proprie performance al tavolo verde.
La flessibilità è un’altra capacità che si può sviluppare con il poker, perché è necessario adattarsi alle azioni dell’avversario e cambiare di conseguenza il proprio agire durante la mano. Il gioco stimola il pensiero creativo e la ricerca di soluzioni per proseguire nel gioco avendo la meglio sull’avversario, anche quando le cose si mettono male.
Capitolo a parte meritano le abilità psicologiche sviluppate con la pratica del gioco. Innanzitutto, il giocatore ottiene un maggiore controllo emotivo, perché se manifestasse apertamente tutte le sue emozioni concederebbe un enorme vantaggio all’avversario. Non farsi travolgere dalle emozioni anche quando si prendono decisioni difficili è una abilità che torna sicuramente utile anche nella vita e sul lavoro.
Rientra nella psicologia del poker anche l’interpretazione dei cosiddetti “tell”, cioè dei segnali non verbali che, se interpretati correttamente, potrebbero rivelare degli indizi sulla situazione dell’avversario. Saper leggere questi indizi non è semplice e rivela una grande conoscenza del linguaggio del corpo e della cosiddetta metacomunicazione. A questo si aggiunge anche la capacità di nascondere o mascherare il proprio linguaggio del corpo, per non concedere un vantaggio agli avversari.
Per sviluppare queste abilità è necessario però giocare con regolarità e non in modo saltuario; infatti, vengono associate soprattutto ai giocatori professionisti o comunque esperti. È difficile andare spesso al casinò o partecipare ai tornei più importanti, mentre è possibile giocare a poker sui migliori siti di gioco online con la massima comodità.
I benefici per il cervello
Lo sviluppo del pensiero creativo stimola la creazione di nuovi collegamenti neurologici nel cervello. La pratica costante nel tempo del gioco del poker rinforza il collegamento tra i neuroni e favorisce la formazione di mielina, lo strato protettivo delle cellule che permette di trasmettere le informazioni più rapidamente e di gestire dei processi più complessi. Il sistema nervoso viene sicuramente mantenuto in salute grazie al poker, se viene praticato con regolarità.
A supporto di quanto affermato sopra ci sono diversi studi scientifici. In uno studio è stata analizzata l’attività cerebrale di alcuni giocatori nel corso di una partita attraverso un encefalogramma. L’aspetto interessante emerso dallo studio è che i giocatori più esperti reagivano con un minor coinvolgimento emotivo e una prevalenza del pensiero logico, anche in presenza di mani sfortunate. I principianti, per contro, manifestavano maggiori livelli di stress.
L’applicazione nella vita quotidiana dei meccanismi, consci e inconsci, dei giocatori di poker più esperti potrebbe portare ad una vita più tranquilla e rilassata. Se si riuscisse a replicare nella vita le tecniche di controllo emotivo utilizzate al tavolo verde, si potrebbe avere una vita più sana con benefici per il sistema cardiovascolare e per il sistema immunitario.
Il gioco stimola anche la produzione di dopamina, che viene chiamato l’ormone della felicità. Conferisce una sensazione di piacere e di appagamento e fornisce la giusta motivazione grazie al meccanismo della ricompensa. Questo ormone così positivo per il nostro benessere contribuisce anche a stimolare la memoria a breve termine e favorisce le capacità di apprendimento.
Conclusione
Il poker può essere un passatempo, un momento da condividere con gli amici o un modo per tentare la fortuna ma, esaminando il gioco più da vicino, i suoi benefici su corpo e mente sono innegabili. Che il poker sia la via per una vita più sana e felice? Basta provare responsabilmente e in buona compagnia per staccare la spina e allenare il cervello divertendosi.