Eletto il nuovo Consiglio Direttivo dell’AITF
Sabato scorso (25 maggio) si è svolta a Torino l’Assemblea Generale della AITF (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato). Presenti alla manifestazione, tra gli altri, il prof. Mauro Salizzoni e il prof. Renato Romagnoli, entrambi artefici della nascita e della prosecuzione a Torino del più importante centro italiano della trapiantologia epatica; grazie a loro, e alle loro équipe, si sono superati i 4.000 intervent dalla fondazione, avvenuta nel 1990. Un primato qualitativo e quantitativo, non solamente nazionale.
A portare il saluto dell’ANED, l’associazione più importante nel settore dei dializzati e dei trapiantati di rene, era presente il presidente, dott. Giuseppe Vanacore, con il quale si è creata, da tempo, una utile collaborazione, congiuntamente ad ACTI (cuore). Particolarmente apprezzato il collegamento con Luciana Littizzetto che si sta battendo, grazie alla realizzazione di una serie di “spot”, per superare la barriera mentale che impedisce a molti cittadini di firmare per la donazione degli organi; spesso impedendo ad altri di poter continuare a vivere.
Dopo l’ampia relazione del presidente Marco Borgogno e le incombenze di rito, la mattinata è proseguita con l’indizione delle elezioni del nuovo Consiglio Direttivo dell’AITF, decaduto per fine mandato. A presiedere il seggio elettorale l’assemblea ha chiamato l’avv. Walter Giacardi con due scrutatori. L’esito della votazione ha confermato, all’unanimità, l’ufficio di presidenza: Marco Borgogno, al suo terzo mandato, è stato rieletto nel suo ruolo di presidente nazionale , Leonardo Mongiello in quello di vice presidente e Alessandra Cibelli in quello di tesoriera. Le restanti dodici nomine hanno invece visto un ricambio che ha rafforzato le delegazioni più importanti (Campania, Caserta, Piemonte e Valle d’Aosta, Puglia e Sardegna).
La presenza degli “osservatori”, permetterà alle altre delegazioni di essere costantemente informata sulle decisioni da assumere. Marco Borgogno aveva espresso la disponibilità a cedere il passo, ma gli attuali impegnativi progetti in corso hanno consigliato l’assemblea a non mutare il vertice associativo.
Questa la sua dichiarazione : “Sarei ipocrita se affermarsi di non essere compiaciuto di questa rinnovata fiducia da parte dell’assemblea dei trapiantati che mi consente di essere ancora operativo, ma non nascondo una certa preoccupazione dovuta al passare degli anni e al continuo ed inarrestabile progresso tecnologico in ogni campo che richiede continui aggiustamenti e aggiornamenti in ogni settore. Mi conforta il contributo essenziale del vice presidente Mongiello, esperto informatico, che ringrazio sin d’ora; la sua presenza sarà sempre più fondamentale per i prossimi anni.”