Salute e Benessere

La ricerca in sanità: gli IRCCS

Curarsi con la ricerca in Piemonte. Tra studi e innovazione con Aziende Sanitarie e IRCCS

Normativa e obiettivi degli IRCCS – Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

In Piemonte la ricerca scientifica in ambito sanitario ricopre una parte importante all’interno delle Aziende Sanitarie Regionali: alcune di queste hanno già inserito nella propria mission questo aspetto per una cura del paziente innovativa e personalizzata.

In Italia le eccellenze della ricerca e dell’assistenza sanitaria sono riconosciute dalla normativa, che individua gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) proprio come strutture ospedaliere di eccellenza che integrano l’attività clinica con la ricerca scientifica nel campo biomedico e nell’organizzazione dei servizi sanitari.

La loro missione è sviluppare conoscenze avanzate per migliorare la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie, garantendo al contempo un’assistenza sanitaria di alta qualità.

Attualmente, in Italia sono presenti 53 IRCCS, di cui 23 pubblici e 30 privati

La Lombardia è la regione con il maggior numero di IRCCS, contando 18 istituti (4 pubblici e 14 privati). In Piemonte, invece, sono presenti due IRCCS privati, quello di Candiolo, alle porte di Torino, e quello di Piancavallo, nel Verbano, ma la cui sede legale di quest’ultimo è in Lombardia.

Nel dicembre 2022, è entrata in vigore la riforma degli IRCCS con l’obiettivo di una maggiore integrazione tra ricerca e assistenza. Nello specifico, con il Decreto Legislativo n. 200, si è mirato a potenziare la capacità degli istituti di portare innovazioni terapeutiche ai pazienti, facilitando lo scambio di competenze specialistiche tra gli IRCCS, le università e le altre strutture del Servizio Sanitario Nazionale.

Uno degli obiettivi principali è rafforzare la governance aziendale degli IRCCS, definendo in modo specifico le loro aree di competenza e promuovendo la creazione di reti tra gli istituti per una collaborazione più efficace.

Inoltre, la riforma intende valorizzare l’attività di trasferimento tecnologico con le imprese, migliorando la capacità degli IRCCS di attrarre risorse e partecipare a progetti di ricerca sia a livello nazionale sia internazionale. Questo approccio integrato è fondamentale per garantire che le scoperte scientifiche si traducano rapidamente in applicazioni cliniche, migliorando l’efficacia e l’efficienza del sistema sanitario.

«Il Piemonte ha una lunga e consolidata tradizione nella ricerca scientifica – ha ricordato l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi –, tra cui in quella sanitaria. È per questo motivo che come Assessorato ho da subito voluto accelerare il percorso di riconoscimento dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria a IRCCS, nominando commissario il direttore Antonio Maconi, e individuare altre strutture che potessero iniziare le pratiche per dotare la nostra Regione di altri Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblici».

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