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Stef Burns racconta gli Heroes And Monsters e il disco di debutto

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Ph. Enzo Mazzeo

Gli Heroes And Monsters sono una delle novità più interessanti in campo musicale di questo inizio di anno. Il loro album di debutto è pronto ad affascinare a colpi di batteria, chitarra e basso.
Tre alfieri della grande musica tra le loro fila: Will Hunt (Evanescence, Vasco Rossi), Todd Kerns (Slash featuring Myles Kennedy and The Conspirators) e Stef Burns (Alice Cooper, Vasco Rossi). Proprio Stef ci ha raccontato il nuovo disco a CronacaTorino:

Ciao Stef, come stai? Cosa possono aspettarsi i fan da “Heroes And Monsters”?
Ciao! Beh, possono aspettarsi che suoneremo a squarciagola ogni sera in tour. Daremo tutta la nostra energia e faremo rock super duro. Aaaand, promettiamo che tutti si divertiranno!

Perché il nome Heroes And Monsters?
È il nostro modo per dire che le persone non devono sempre affrettarsi a giudicare. L’eroe di una persona può essere il mostro di un’altra persona.

C’è una canzone a cui sei particolarmente legato?
Sono affezionato all’epica “Angels Never Sleep.” Al groove e alla consapevolezza di “Blame” e “I Knew You Were The Devil”. Il testo di Devil è davvero una bella storia.

“Raw Power” è davvero una bellissima canzone
Grazie. L’ha portata Will e sono d’accordo. Si tratta di un inno ad alta energia che ti colpisce dritto ai nervi.stef-burns-heroes-and-monsters-disco-debutto

C’è una grande chimica tra voi. Come descrivereste la vostra connessione musicale?
C’è una grande chimica tra noi. Io e Will ce l’avevamo già durante i 3 anni insieme a Vasco Rossi. Poi in tournée in Italia anche con “Il Gallo” – Claudio Golinelli al basso. Quando abbiamo parlato con Todd sapevamo di avere il nostro ragazzo. Super in tutti i modi, canto, suono, scrittura e atteggiamento.

Come funziona il vostro processo creativo?
Abbiamo lavorato in modi diversi. A volte la canzone è per lo più scritta, solo la musica e Todd ci metteva melodia e testi. Altri hanno collaborato in modo diverso. Qualcuno ha un’idea per una canzone e la passa agli altri che poi aggiungono idee. Will ha portato 3 canzoni che aveva in gran parte completato con un altro cantante. Ne ho avute un paio che ho messo insieme con Niccolò Bolchi qui a Milano.

La pandemia vi ha ispirato in modo diverso?
Non credo abbia ispirato, ma certamente ha reso le cose molto più difficili. Abbiamo dovuto scrivere e registrare da tre postazioni separate. Io a Milano, Todd a Las Vegas e Will in Florida.

Il prossimo capitolo della tua carriera? C’è un sogno nel cassetto?
Sto vivendo il sogno in questo momento facendo quello che amo. Se riuscissimo a ottenere un buzz che ci possa aiutare a fare tournée per più spettatori in tutto il mondo, sarebbe fantastico!

C’è un artista con cui ti piacerebbe lavorare?
Al momento lavoro con artisti da sogno. Heroes & Monsters, Vasco Rossi, Stef Burns League, Peppino D’Agostino e molti altri. Però se Paul McCartney avesse mai bisogno di un chitarrista… Direi di sì!

Un ricordo speciale legato all’Italia?
Ne ho tanti. La prima volta che sono venuto a Bologna per suonare con Vasco. Poi abbiamo suonato a San Siro per “Rock sotto l’assedio” nel 1995 e fu incredibile. Poi Modena Park 2017. Ho avuto una bambina qui! Top!

Ultima domanda: un messaggio per i fan italiani
Grazie mille per tutto il vostro affetto e l’amore della musica. Qui mi sento a casa. “Heroes & Monsters” non vediamo l’ora suonare live per voi e condividere la gioia. Vi voglio bene.

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