Sala Scicluna presenta “Siamo tutte Elettra”
Il prossimo appuntamento in Sala Scicluna nell’ambito della stagione “Sentieri del sentire” è sabato 5 ottobre con lo spettacolo “Siamo tutte Elettra”, per la regia di Mirella Berardino.
Storia di cinque donne, che in qualche modo, hanno avuto la loro esistenza condizionata dal rapporto con un padre ingombrante, ma anche amato. Per questo motivo è stato necessario partire dalle origini, dalla donna del mito innamorata del padre per antonomasia: Elettra, interpretata da Manuela Marascio. Innamorata del padre fino a far uccidere la madre; desiderosa di sacrificarsi quando invece le viene preferita la sorella.
Altra donna condizionata dal genitore, in particolare dal suo abbandono, è Suor Juana Inez de la Cruz: una poetessa messicana molto poco conosciuta in occidente. Interpretata da Luciana Sereno Regis, svela come l’amore non corrisposto si sia spostato verso il divino.
Con Beatrice Cenci ci addentriamo agli inferi. È forse la vicenda più conosciuta, anche grazie a Dumas che le dedicò un romanzo. Beatrice (Noemy Borreggine) viene violentata sistematicamente, fin dalla più giovane età, dal padre Francesco, che le fa credere come i rapporti filiali siano questi, improntati alla violenza e al sesso.
Quando si renderà conto dell’abiezione in cui è stata trascinata matura il desiderio di vendicarsi e di ucciderlo. Ma è paradossalmente dopo l’uccisione che incomincia il suo dramma. La vicenda di Beatrice si intreccia con quella di Artemisia Gentileschi (Roberta Lavarino) pittrice a cui il padre non voleva lasciare libertà d’espressione e che soltanto fuggendo trovò la sua strada.
Infine Ipazia d’Alessandria, la più risolta (interpretata da Gabriella Lupia). Quella che ha avuto un padre come vorremmo tutte, che l’ha aiutata, istruita, educata ai valori della libertà, della tolleranza e del rispetto. Ma saranno proprio questi valori che la porteranno a morire immolandosi in nome dei suoi principi libertari, quasi a dare un senso e un riconoscimento al padre amato.
Sul palco una presenza fuori contesto, che incoraggia, dirige, racconta, canta e vive con le protagoniste. Una dea ex machina (la regista Mirella Berardino) che racchiude tutti i rapporti in un unicum, proprio per significare che il rapporto con il proprio padre non è mai un amore lineare, spesso si aggroviglia nei meandri dell’animo.
“Siamo tutte Elettra”: info biglietti
Prenotazioni al numero 335 5655035. Appuntamento alle 20,45 in Via Martorelli 78 interno cortile; contributo all’ingresso: 10 € adulti, 7 € ragazzi a partire dai 12 anni.