Finiti i fondi destinati al Piemonte dalla legge di bilancio per il pagamento delle prestazioni aggiuntive agli infermieri che hanno aderito in modo volontario, al di fuori dell’orario di lavoro, alla somministrazione dei vaccini. A dirlo è il sindacato Nursind, che cita una conferma da parte dell’ASL TO3 con un comunicazione inviata alle organizzazioni sindacali. Una situazione tra l’altro comune a molte aziende sanitarie regionali.
“Siamo preoccupati, dichiara Francesco Coppolella, segretario regionale del NurSind , il sindacato degli infermieri poiché per poter proseguire con la campagna vaccinale, pare che saranno intaccati i fondi destinati ai tetti di spesa per il personale, riducendo ancora maggiormente la forza economica per dare luogo al potenziamento di professionisti sanitari che servono al Piemonte.
Ricordiamo che la legge di bilancio aveva messo a disposizione più di 7 milioni di euro, divisi poi per singola azienda, come da comunicazione regionale per remunerare infermieri e medici piemontesi che davano disponibilità a vaccinare al di fuori dell’orario di lavoro.
Nonostante la Regione non abbia ancora erogato questi soldi alle aziende e da molte parti le prestazioni erogate non sono ancora state liquidate ai professionisti interessati, sono già terminati. Diventa difficile pensare come poter andare avanti durante questa lunga estate per immunizzare tutta la popolazione, continuano dal NurSind Piemonte.
Stiamo assistendo nuovamente alla completa mancanza di regia, di regole e di controllo da parte di un assessorato alla sanità incapace di coordinare e regolamentare qualsiasi cosa, ed oggi anche il ricorso a questo importante istituto che ha permesso e sta permettendo di somministrare migliaia di vaccini giornalmente e che ogni azienda sta regolamentando in maniera diversa, nei modi, nei tempi, nelle tariffe”.