I poliziotti del Commissariato Borgo Po hanno eseguito negli scorsi giorni due misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini nomadi, per tentato furto aggravato in abitazione in concorso con persona rimasta ignota.
Secondo quanto spiegato, le misure sono susseguenti ad una articolata attività d’indagine svolta dagli investigatori del Commisariato a seguito di un tentato furto, avvenuto lo scorso 31 maggio, all’interno di uno stabile di corso Quintino Sella. Quel giorno, tre uomini cercarono di entrare all’interno di un appartamento del condominio, forzando il nottolino di ingresso della porta, ma vennero disturbati da un vicino di casa della vittima, che li mise in fuga. I tre, allora, scavalcarono la recinzione dello stabile rapidamente per raggiungere l’autovettura sulla quale si muovevano; in questo frangente, vennero notati da un militare libero dal servizio che annotò la targa del mezzo.
In base a quanto appurato, le successive indagini condotte dagli operatori del Commissariato Borgo Po avrebbero consentito, tra l’altro, di accertare che il gruppo si muoveva a bordo di una vettura intestata ad un prestanome, irreperibile, già utilizzata in passato per la commissione di delitti; i due sono stati tra l’altro arrestati nel ponte di Ferragosto proprio da personale della Polizia di Stato dopo essersi introdotti in uno stabile di via S. Ottavio per commettere dei furti.
Attraverso l’analisi dei tabulati delle utenze telefoniche al momento del loro arresto, ed alla individuazione fotografica effettuata dal testimone del tentato furto in corso Sella il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso le due misure restrittive nei loro confronti.
Sono in corso ulteriori indagini da parte del Commissariato in merito ad altri furti in abitazione commessi, negli scorsi mesi, nella medesima zona.
