Studentessa morta Settimo Torinese, forse un overdose di metadone comprato da un concittadino 43enne
I Carabinieri della Tenenza di Settimo Torinese hanno arrestato lo spacciatore che avrebbe venduto il metadone alla 17enne studentessa di Settimo Torinese, trovata morta il 17 giugno scorso, deceduta con tutta probabilità per un’overdose. Il corpo della ragazza era stato trovato in un magazzino abbandonato, non lontano da un ipermarket. Con lei un ragazzo che era stato ricoverato in ospedale.
Lui è un uomo di 43 anni, residente a Settimo è stato arrestato ieri pomeriggio dopo aver venduto un flacone di metadone a un ragazzo. La perquisizione domiciliare avrebbe permesso ai Carabinieri di sequestrare 4 flaconi, contenenti in totale 400 ml di metadone, 0,2 grammi di cocaina, 0,3 di eroina e 0,2 di marijuana. Il 43enne è accusato di detenzione e spaccio di droga in attesa dell’esito dell’esame tossicologico eseguito durante l’autopsia sulla ragazza. Il metadone sequestrato dovrà essere comparato con i risultati dell’esame tossicologico. La Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per morte quale conseguenza di un altro reato contro ignoti.
Le investigazioni hanno permesso di dimostrare l’uomo avrebbe messo in piedi una piccola piazza di spaccio, nella quale distribuiva il metadone di cui legalmente entrava in possesso poiché seguito dal locale SERT (servizio che si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione degli stati di dipendenza patologica da sostanze legali e illegali).
L’uomo è ritenuto responsabile della cessione di metadone alla 17enne il 16 giu 2015, sera precedente al decesso della ragazza e all’intossicazione del suo amico, tutti e due per presunta overdose da stupefacenti, aspetto che emerge sia dai numerosi riscontri investigativi che dalle spontanee dichiarazioni rese in tal senso dal 43enne subito dopo l’arresto. L’uomo avrebbe ammesso di aver venduto il metadone.
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Massimiliano Rambaldi