Operazione della Guardia di Finanza di Torino contro gli anabolizzanti: sono state sequestrate centinaia di compresse vendute come integratori alimentari ma di fatto contenenti molteplici principi attivi pericolosi.
Secondo quanto spiegato, le indagini, condotte dai Finanzieri del Gruppo Torino e coordinate dai magistrati del “Pool Tutela del Consumatore” della Procura, sono iniziate nel 2016 e vede anche coinvolta, a sua insaputa, una nota catena commerciale con decine di negozi sparsi su tutto il territorio nazionale. Potenzialmente potrebbero essere centinaia i consumatori coinvolti, sparsi in tutta la provincia di Torino.
Le analisi, effettuate dal laboratorio chimico dell’Agenzia della Dogane e dei Monopoli di Torino, hanno confermato la potenziale pericolosità degli integratori sequestrati, importati per la maggior parte da Spagna, ma prodotti in Germania.
In base a quanto appurato, questi ultimi paesi europei vedranno alcune delle loro aziende presunte responsabili di fronte all’Autorità Giudiziaria di svariati reati: commercio di sostanze alimentari nocive, frode nell’esercizio del commercio, falsa indicazione di origine, ricettazione nonché di produzione e commercio di sostanze dopanti e steroidee.
Le indagini dei Baschi Verdi torinesi hanno accertato che non si tratta di laboratori clandestini, bensì di aziende strutturate all’estero con reti di distribuzione su tutto il territorio nazionale il cui marchio era la garanzia del prodotto e i cui prodotti sono destinati alla inconsapevole collettività.
Attualmente, gli steroidi utilizzati in ambito sportivo al fine di migliorare le prestazioni sono proibiti dalla commissione medica del Comitato Olimpico Internazionale e sono inclusi nella lista WADA, l’Agenzia che coordina la lotta contro il doping nello sport. L’utilizzo di steroidi anabolizzanti al di fuori del controllo medico espone ad una serie di effetti collaterali tra i quali potenziali disturbi cardiovascolari.