Alla fine ha vinto il Leave in quella che comunque sarà una giornata storia per la Gran Bretagna e per l’Europa. Ora, entrambe, avranno il loro bel da fare per gestire l’onda, tra borse in picchiata e richieste di altri referendum, generata da questo storico voto. Intanto David Cameron ha assicurato che da ottobre il Regno Unito avrà un nuovo Primo Ministro.
PERCENTUALI – E’ stato un referendum che ha visto prevalere i voti di Inghilterra e Galles contro quelli di Scozia e Nord Irlanda.
Il Leave ha preso il 51,9 %, il Remain il 48,1% innescando, ovviamente, la gioia degli anti Europa.
LE VOCI – “E’ un giorno molto triste per la Gran Bretagna”- ci spiega Tiberio, che da anni ormai vive a Londra – “Ho votato per restare perché era la cosa giusta da fare ed ora questo risultato mi spaventa un po’.”
Ha guardato da spettatore interessato l’Irlanda “Come diciamo qui…. Si sono sparati un colpo su un piede.” – ci dice Cynthia da Dublino – “Probabilmente ora ci saranno più chance per l’Eire e molte aziende sceglieranno di tornare qui”. E su una Brexit dal Nord Irlanda? “Non credo che come Irlanda che ci si possa permettere tutte le Contee.”
DA TORINO – Jamie Guscott, giocatore di hockey su ghiaccio dei Bulls, ha seguito da gallese il referendum “Secondo me non è stato un bene scegliere di andare” – dice in controtendenza ai suoi connazionali – “Il Regno Unito andrà bene, ma all’inizio, sarà molto dura. In questo momento non è chiaro cosa succederà.”
“Secondo me, Bruxelles e l’Europa avrebbero dovuto ascoltare perché noi pensiamo che non abbiano fatto abbastanza. Questo referendum sarà un problema per tutta l’Europa nei prossimi anni, altri paesi vorranno un referendum e l’UE dovrà ascoltare. Per quanto riguarda il Regno Unito ci sarà poi da pensare alla Scozia che vuole restare in Europa…. Speriamo non significhi un altro referendum!”
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