Inseguito dai Carabinieri, dopo aver forzato con un’auto rubata un posto di controllo e attraversato a tutta velocità incroci e strade intasate dal traffico in compagnia di un complice, si era gettato nella Stura per sfuggire all’arresto.
Secondo quanto spiegato, era stato salvato da tre Carabinieri che lo avevano raggiunto nelle acque del fiume e portato a riva. Era finita così, lo scorso 3 febbraio, poco dopo le 23, la fuga di un ladro di auto che assieme ad un complice aveva forzato un posto di controllo in piazza Derna.
In base a quanto appurato, da lì era iniziato un pericoloso inseguimento lungo le strade trafficate di Barriera Milano: i due, inseguiti dalla pattuglia dei Carabinieri, in prossimità del ponte Ferdinando di Savoia, avevano abbandonato l’auto rubata e avevano cercato di continuare la fuga a piedi.
Un 40enne era stato subito preso, bloccato all’interno dell’auto, l’altro, invece, aveva scavalcato il parapetto e si era gettato nel fiume. Dopo poche bracciate si era trovato in difficoltà, non riusciva a rimanere a galla.
Tre Carabinieri della stazione Borgata Falchera si erano gettati in acqua e lo avevano salvato. Portati in caserma, i due averebbero confessato di essere gli autori di una serie di rapine ai danni di prostitute. Erano stati arrestati per il furto dell’auto e resistenza.
Stando alle successive indagini dei militari della Stazione La Falchera, si sarebbe dimostrato che il 40enne, che è stato denunciato ma era ai domiciliari per il precedente arresto, avrebbe rapinato, da solo, 8 prostitute, tra il 18 gennaio e il 2 febbraio 2016. Armato di coltello avrebbe fatto sedere nella sua auto le vittime e poi le avrebbe rapinate dei soldi e del cellulare. I due avrebbero messo a segno un’altra rapina, il 26 gennaio scorso, con lo stesso modus operandi delle altre otto.