Un giovane di 17 anni sarebbe stato avvicinato da due cittadini stranieri che, con fare pretestuoso, gli avrebbero contestato un debito pregresso nei loro confronti di 150 euro, che andava immediatamente saldato; inutili le rimostranze del giovane nel far comprendere l’errore di persona.
Secondo quanto spiegato, i due, infatti, con la scusa di recuperare la suddetta somma di denaro, avrebbero cominciato a frugare tra gli effetti personali del ragazzo, e dopo averlo ripetutamente minacciato mettendogli in ultimo una mano al collo, gli avrebbero sottratto una felpa, una sacca e la cifra di 8 euro. Il cellulare non sarebbe stato invece asportato poiché asseritamente modello non ritenuto di interesse.
In base a quanto appurato, i due rapinatori, all’altezza della stazione di Carmagnola, avrebbero cercato di scendere dal treno per guadagnare la fuga, in tale frangente, l’immediato intervento della pattuglia in uniforme del Nucleo Scorte Compartimentale della Polfer, in servizio a bordo del treno, che intuiva la dinamica dell’azione criminosa, poneva termine alla loro fuga.
Gli agenti della Polfer giunti alla fermata di Cavallermaggiore, hanno scendere dal treno i due rapinatori, procedendo alla loro compiuta identificazione e, sentita la vittima, alla completa ricostruzione dei fatti.
Allorquando gli autori avrebbero iniziato ad agitarsi e reagire al controllo, la Sala Operativa Polfer Compartimentale ha richiesto il concorso in Stazione di una pattuglia dei Carabinieri del luogo per cui si procedeva all’accompagnamento dei fermati presso quel Comando. I giovani risultavano essere un cittadino marocchino di 22 anni e l’altro un cittadino italiano minorenne, ambedue con precedenti specifici per reati predatori, soprattutto nel contesto ferroviario.
Il minore in particolare era già stato interessato da un’articolata indagine e posto a disposizione dell’A.G. per una serie di aggressioni a viaggiatori a bordo treno lungo la linea Torino Stura – Bra, nella tratta Sommariva del Bosco-Bra. Il maggiorenne, all’atto del controllo indossava la felpa che era stata appena rapinata alla giovane vittima e veniva trovato in possesso di un telefono cellulare marca Huawei, che risulterebbe sottratto ad un viaggiatore, mentre stava dormendo a bordo di altro treno della stessa mattinata diretto a Savona, per cui sono in corso accertamenti.
I poliziotti peraltro, dopo aver rassicurato la giovane vittima della rapina, procedevano a restituirgli tutti gli effetti personali asportati. Il cittadino marocchino maggiorenne è stato tratto in arresto per il reato di rapina in concorso ed associato alla Casa Circondariale di Asti a disposizione della Autorità Giudiziaria competente e denunciato per furto aggravato, mentre il rapinatore minorenne è stato denunciato in stato di libertà al Tribunale per i Minorenni di Torino, per il reato di rapina in concorso e in serata affidato alla madre.
Il positivo esito dell’attività descritta è stato possibile grazie ai quotidiani servizi di vigilanza disposti dal Compartimento Polfer Piemonte e Valle d’Aosta, negli scali ferroviari ed a bordo dei treni maggiormente critici, al fine di assicurare in tali contesti una più diffusa e costante presenza della Specialità.