Green Pass in azienda, Di Maulo (Fismic Confsal): “Evitare pericolose tensioni nei luoghi di lavoro”
“Bisogna prendere atto che il Green Pass è attualmente lo strumento scelto dal governo per accedere in luoghi in cui esiste una maggiore possibilità di contagio; tra questi sono ricomprese le mense aziendali” spiega Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal.
“A nostro avviso – dichiara Di Maulo – ricomprendere le mense aziendali, protette da Aprile 2020 da rigorosi protocolli concordati, è un errore”.
Infatti, i protocolli prevedono la seduta a posti alternati, due per tavolo e con la protezione plexiglass, l’utilizzo del distanziamento sociale, le mascherino quando non al tavolo e la sanificazione dei tavoli dove si è consumato il pasto. Queste misure sono state concordate nei protocolli e hanno reso luoghi di lavoro e mense praticamente immuni dalla diffusione del contagio.
Ma ora il governo ha equiparato le mense aziendali ai ristoranti e bisogna prenderne atto, va garantito il diritto della mensa a tutti e nel contempo il sacrosanto diritto alla salute del personale vaccinato.
“Fin tanto che si resta in questa situazione la Fismic Confsal chiederà a tutte le aziende di garantire a chi non ha il Green Pass la possibilità di consumare i pasti in luoghi dignitosi, allestendo delle tensostrutture all’esterno con tavoli e sedie e rispettando quanto previsto dai protocolli in materia di sicurezza. Solo questa soluzione può evitare pericolose tensioni nei luoghi di lavoro dove finora i lavoratori hanno invece affrontato la pandemia con grande senso di responsabilità” conclude.
Ufficio stampa Fismic Confsal Torino