Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale erano appena transitati in corso Traiano quando, nascosti dietro alcuni cassonetti dell’immondizia avrebbero notato una scena piuttosto strana: all’altezza dell’entrata di un garage sotterraneo, un cittadino italiano, aveva appena ceduto una busta rossa a due cittadini albanesi, contro una stretta di mano, dopo aver analizzato il contenuto di un sacchettino in plastica.
Secondo quanto spiegato, i poliziotti, insospettiti, sarebbero usciti allo scoperto e avrebbero subito proceduto al controllo dei tre uomini. Il cittadino italiano avrebbe immediatamente tentato la fuga a piedi verso corso Unione Sovietica ma è stato subito fermato da un’altra volante giunta in ausilio. Il cittadino italiano sarebbe stato trovato in possesso di 4 telefoni cellulari, due frammenti di marijuana, una macchina fotografica e circa 3500 euro in contanti.
In base a quanto appurato, all’interno della busta rossa, che sarebbe stata custodita dal 41enne di origine albanese, ben 23000 mila euro suddividi in tre mazzette, oltre a tre telefoni cellulari, le chiavi di un’autovettura e ancora 275 euro ritrovati all’interno del suo portafogli. Mentre nelle tasche dell’altro cittadino albanese sarebbero state trovate le chiavi di un’autovettura e un telefono cellulare. Poca droga per quella notevole quantità di denaro. Non essendo i tre soggetti disposti a collaborare, gli agenti della Squadra Volante hanno effettuato numerose verifiche.
Stando a quanto spiegato, dopo attente ricerche i poliziotti sarebbero riusciti a rintracciare le auto che rispondevano al comando emesso dai telecomandi rinvenuti nelle tasche dei due cittadini albanesi, erano parcheggiate tra via Bachi e piazza Confalonieri. Nel bagagliaio di una delle due autovetture vi sarebbero stati oltre 2 chili di marijuana. I tre soggetti sono stati arrestati per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. A carico dei due cittadini albanesi numerosi precedenti per furto, ricettazione, rapina, oltraggio, porto abusivo di armi, oltre molteplici alias. Quest’ultimi sono stati anche denunciati per falsa dichiarazione delle proprie generalità.
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