Ore 18.30. Anche in Piemonte si sperimenta il plasma. Il ricorso al plasma di pazienti guariti da Covid-19 viene sperimentato anche in Piemonte. Sono già una cinquantina i pazienti sottoposti al trattamento a Torino e Novara. Il presidente Alberto Cirio e l’assessore Luigi Icardi: “La cura è in corso di approfondimento, e la prossima settimana faremo il punto su quello che si è fatto in modo serio e scientifico”.
Ore 17.45. Tre livelli di monitoraggio. Il presidente Alberto Cirio ha comunicato che in Piemonte sono stati adottati tre livelli di monitoraggio e controllo: “Oltre all’interfaccia col Governo, che consiste nel fornire informazioni poi elaborate a livello ministeriale, la Regione ha aggiunto un monitoraggio territoriale e uno istituzionale, per valutare con Ires tutti gli elementi a disposizione”. Notizia in aggiornamento
Ore 17.30. Servono prudenza e responsabilità. In apertura della videoconferenza convocata per fare il punto sulle modalità di monitoraggio della Fase 2 in Piemonte il presidente Alberto Cirio ha sostenuto che “le aspettative dei cittadini sono tante, come anche però le paure e i timori. Per questo credo debba essere interpretata con prudenza e con senso di responsabilità. Ovvio che la gente abbia voglia di uscire, ma vedo tante foto di situazioni poco responsabili. Questo fine settimana sarà un test importante, sono preoccupato. La possibilità di tornare a una vita normale dipende molto dal comportamento di ciascuno di noi. Lunedì potremo avere una prima valutazione di questa seconda fase”.
Ore 17. 7687 pazienti guariti e 3269 in via di guarigione.L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunica che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 7.687 (+409 rispetto a ieri): 613 (+53) in provincia di Alessandria, 341 (+24 ) in provincia di Asti, 375 (+7) in provincia di Biella, 858 (+33) in provincia di Cuneo, 618 (+11) in provincia di Novara, 4036 (+238) in provincia di Torino, 334 (+18) in provincia di Vercelli, 435 (+24) nel Verbano-Cusio-Ossola, 77 (+1) provenienti da altre regioni. Altri 3.106 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 17. I decessi salgono a 3.305. Sono 23 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 3.305 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 588 Alessandria, 200 Asti, 166 Biella, 274 Cuneo, 279 Novara, 1.479 Torino, 168 Vercelli, 118 Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
Ore 17, Il bollettino dei contagi. Sono 28.368 (+233 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.712 in provincia di Alessandria, 1.666 in provincia di Asti, 1.002 in provincia di Biella, 2.628 in provincia di Cuneo, 2.442 in provincia di Novara, 14.320 in provincia di Torino, 1.168 in provincia di Vercelli, 1.070 nel Verbano-Cusio-Ossola, 251 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 109 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 140 (-4 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.013 (-140 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 11.954 (- 218 rispetto a ieri).
I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 201.183, di cui 110.294 risultati negativi.
Ore 13. Un progetto per gli oratori. La Regione e le diocesi piemontesi hanno avviato un progetto denominato “T.O.P. – Tavolo Oratori Piemonte” per studiare e valutare le condizioni di praticabilità delle attività degli oratori estivi alla luce delle misure di prevenzione da osservare nella Fase2 della pandemia. “In RipartiPiemonte – ricorda il presidente Alberto Cirio – sono stati inseriti due milioni di euro proprio per sostenere le attività dei Comuni e degli oratori, perché in questo momento in cui le scuole sono bloccate dobbiamo sostenere le famiglie e permettere ai genitori di andare a lavorare sapendo che i loro figli sono in un luogo sicuro. E questo è il valore di servizi educativi come gli oratori”.
Notizie: Ufficio Stampa Regione Piemonte