Ore 21. Chiarimento sui posti di terapia intensiva messi a disposizione dalla Lombardia. Rispetto alla notizia dei posti di terapia intensiva che la Regione Lombardia è disponibile a mettere a disposizione del Piemonte, il presidente Alberto Cirio chiarisce: “Fin dall’inizio dell’emergenza il territorio piemontese ha dato il supporto e la solidarietà necessari più che mai in un momento come questo, accogliendo nei propri ospedali pazienti che arrivano dalla Lombardia. Oggi, grazie all’ospedale della Fiera di Milano, la Lombardia ha manifestato il desiderio di ricambiare l’aiuto ricevuto dal Piemonte mettendo a disposizione alcuni posti presso la nuova struttura. Desidero ringraziare il presidente Fontana per questo gesto che testimonia l’amicizia fra le nostre Regioni. E naturalmente ci auguriamo di non aver bisogno di ricorrere a questo aiuto in futuro. Grazie al grande sforzo fatto dall’inizio dell’emergenza, oggi il Piemonte ha infatti raddoppiato i posti di terapia intensiva disponibili sul territorio portandoli da 287 a quasi 600 e triplicando quelli di sub intensiva da 90 a 270. Numeri che, alla luce della situazione attuale, ci rendono autosufficienti. Inoltre tutto il sistema sanitario regionale lavora giorno per giorno per aprirne di nuovi, sia di terapia intensiva che di sub intensiva e degenza, come dimostrato dall’apertura dell’ospedale di Verduno e dal progetto per l’allestimento delle OGR di Torino. Ma ringrazio il presidente Fontana per il pensiero avuto verso il nostro Piemonte. Lo apprezziamo molto, come apprezziamo la disponibilità del ministro Boccia”.
Ore 20. Nuova ordinanza della Regione Piemonte. Il presidente Alberto Cirio ha firmato la proroga dell’ordinanza sulle misure di contenimento al Coronavirus valide su tutto il Piemonte fino al 13 aprile, in linea con il decreto del Governo.
In Piemonte restano valide tutte le restrizioni già previste nel testo precedente, ma sono presenti alcune novità che stringono ulteriormente le maglie del contenimento: vietata ogni attività sportiva all’aria aperta, salvo brevi uscite nei pressi della propria abitazione che sono consentite solo entro una distanza massima di 200 metri; estesa in modo specifico anche ai mercati la regola che vi si possa recare una sola persona per nucleo familiare, esattamente come già previsto per tutti gli altri esercizi commerciali; badanti e colf possono proseguire l’attività lavorativa solo in caso di assistenza necessaria per persone non autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Insieme alla Prefettura si sta inoltre valutando la possibilità di incrementare il regime sanzionatorio. La proposta del presidente è di raddoppiare il valore delle sanzioni su tutto il territorio piemontese. Per approfondire
“Sono sinceramente molto preoccupato – ha dichiarato Cirio dopo aver firmato l’atto – Temo che molte persone non abbiano ancora capito che questa è una guerra e che in guerra si sta a casa. ”.
Ore 19.30. 265 pazienti guariti, 487 in via di guarigione. Questo pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è salito a 265, cosi suddiviso su base provinciale: 15 in provincia di Alessandria, 15 in provincia di Asti, 14 in provincia di Biella, 26 in provincia di Cuneo, 17 in provincia di Novara, 138 in provincia di Torino, 10 in provincia di Vercelli, 24 nel Verbano-Cusio-Ossola, 6 provenienti da altre regioni.
Altri 487 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa ora dell’esito del secondo.
Ore 19.30. 70 decessi, complessivamente 1.088. Sono 70 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 14 in provincia di Alessandria, 4 in provincia di Asti, 1 in provincia di Biella, 5 in provincia di Cuneo, 4 in provincia di Novara, 38 in provincia di Torino, 1 in provincia di Vercelli, 2 nel Verbano-Cusio-Ossola, 1 proveniente da altra regione.
Il totale è ora di 1.088 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 202 ad Alessandria, 52 ad Asti, 82 a Biella, 75 a Cuneo, 128 a Novara, 416 a Torino, 59 a Vercelli, 55 nel Verbano-Cusio-Ossola, 19 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 11.082 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 1.525 in provincia di Alessandria, 529 in provincia di Asti, 550 in provincia di Biella, 861 in provincia di Cuneo, 937 in provincia di Novara, 5.389 in provincia di Torino, 577 in provincia di Vercelli, 517 nel Verbano-Cusio-Ossola, 164 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 33 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 450. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 36.547, di cui 20.642 risultati negativi.
Ore 18.15. Lavori edilizi e acquisto di tecnologie. In numerosi ospedali piemontesi verrà effettuata una serie di interventi edilizi e saranno acquistate tecnologie e arredi per meglio rispondere all’emergenza Coronavirus. Sulla base del decreto legge n,18/2020, la Giunta regionale ha approvato il 3 aprile una delibera presentata dall’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, che stanzia complessivamente quasi 3,9 milioni di euro, il 95% a carico dello Stato e il 5% della Regione. Il quadro degli interventi
Ore 17.30. Reclutati finora 1.739 medici e infermieri. Sono complessivamente 1.739 le risorse umane aggiuntive reclutate fino ad ora, con diverse forme contrattuali, dalle aziende sanitarie regionali del Piemonte per l’emergenza Coronavirus. Tra queste, 323 medici, 835 infermieri e 581 altre professionalità, comprendenti personale medico laureato, biologi, farmacisti, operatori sociosanitari, tecnici di laboratorio e fisioterapisti.
“Siamo grati al personale sanitario che ha risposto così generosamente ai bandi dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte – osserva l’assessore Luigi Genesio Icardi – Tutti stanno lavorando al meglio delle proprie capacità, con sforzi enormi e in condizioni di massima emergenza. Ringraziamo di cuore i volontari e quanti sono arrivati dall’estero per offrire il loro contributo. Il Piemonte sta affrontando la crisi più difficile, con il massimo delle forze disponibili”.
Ore 11. Rinforzati i treni dei frontalieri tra Piemonte e Cantone Vallese. Aumentano da quattro a sei i treni delle ore di punta gestiti da BLS a servizio dei lavoratori frontalieri tra il Verbano-Cusio-Ossola e il Cantone Vallese: da lunedì 6 aprile la linea Domodossola-Briga viene incrementata con un treno al mattino che parte da Domodossola alle 5:33 e arriva a Briga alle 6:10 e uno al pomeriggio che parte da Briga alle 17:53 e arriva a Domodossola alle 18:30. I due treni supplementari, in servizio dal lunedì al venerdì, vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti con partenza da Domodossola al mattino alle 4:37, alle 5:58 e alle 6:58 e rientro da Briga alle 17:22, alle 18:22 e alle 0:22.
“Abbiamo implementato il servizio – rileva l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi – per venire incontro alle richieste emerse nei giorni scorsi. Abbiamo anche migliorato le misure di sicurezza per i passeggeri: i treni aggiunti hanno infatti una capacità di 343 posti ciascuno, così che nelle ore di punta del traffico frontaliero mattutino e serale abbiamo in totale 1.200 posti a sedere disponibili per una frequentazione media di 200/250 persone. In questo modo si possono rispettare più facilmente le distanze di sicurezza tra i passeggeri. Naturalmente vengono mantenute tutte le misure di igienizzazione e sanificazione quotidiane previste dalle norme anti Coronavirus”.
Notizie: Ufficio Stampa Regione Piemonte