Chiusura Indesit None, sindacati sul piede di guerra
Di nuovo nubi sul futuro della Indesit di None. Oggi si è svolto un incontro nazionale sulla situazione della Indesit, che di recente è stata acquisita dal gruppo Whirlpool. La nuova proprietà ha presentato un piano industriale che prevede anche la chiusura dello stabilimento di None, dove attualmente lavorano circa 100 lavoratori, e che era già stato pesantemente ridimensionato negli scorsi anni.
Edi Lazzi, responsabile della lega di Collegno della Fiom-Cgil, dichiara: “Questa notizia arriva come un fulmine a ciel sereno. Non condividiamo la decisione dell’azienda in quanto il magazzino rimasto a None, con i 100 lavoratori occupati, era previsto dall’accordo di gestione degli esuberi dovuti alla già sciagurata decisione dell’azienda di cessare l’attività produttiva delle lavastoviglie. Non è possibile continuare ad andare avanti in questo modo, le multinazionali ormai sono come le cavallette, depredano i territori e poi scappano altrove per qualche profitto in più. Siamo indignati e chiamiamo in causa le istituzioni e la politica che non possono più limitarsi a registrare il depauperamento del territorio senza porsi il problema di intervenire nel sistema delle imprese”.
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Massimiliano Rambaldi