«Oggi abbiamo raccolto da sindaci, rappresentanti di categorie, organizzazioni sindacali la preoccupazione dell’assenza colpevole di Città Metropolitana sul tema della gara per la concessione della tangenziale di Torino. Da Dicembre 2017 sollecitiamo con atti approvati dalla Conferenza dei Sindaci e dal Consiglio Metropolitano all’unanimità l’apertura di un tavolo con la Regione, i rappresentanti delle aree omogenee e gli attori economici e sociali del territorio affinchè la gara risponda al bisogno di investimenti, soppressione dei caselli, nuove forme di pedaggio e attenzione ai riflessi sul bilancio dell’ente. A fronte di un colpevole disinteresse ci siamo presi l’impegno con parlamentari e consiglieri regionali di costruire una proposta e degli indirizzi da veicolare al Governo affinchè la gara, in uscita entro fine anno, non sia un danno per l’economia e la mobilità del territorio».
Con questa nota i consiglieri della Lista Città di Città (espressione del centrosinistra nel consiglio dell’ex provincia di Torino) Roberto Montà, Alberto Avetta, Monica Canalis, Mauro Carena, Maria Grazia Grippo, Silvio Magliano, Claudio Martano e Maurizio Piazza, hanno deciso di prendere posizione sulla concessione ad Ativa della tangenziale di Torino che è scaduta nel 2016. Il Ministero, anche alla luce delle recenti modifiche normative che hanno accentrato a livello nazionale la competenza su queste infrastrutture, sta lavorando al bando di gara, senza alcuna interlocuzione con la Città Metropolitana.
La Conferenza Metropolitana già nel 2017 ha confermato le esigenze di soppressione di alcuni caselli (Beinasco, Falchera, Rivoli, Trofarello), di rivedere il pedaggiamento e di procedere ad investimenti importanti attesi da anni, quali il nodo idraulico di Ivrea (tratta A5 Torino – Quincinetto), e corso Marche di Torino, ossia il completamento dell’anello della tangenziale migliorando l’attraversamento nord/sud. «A seguito di ripetute interpellanze abbiamo appreso che il bando è prossimo alla pubblicazione da parte del Ministero e che non ci sono interlocuzioni attive con Città Metropolitana».