A Revigliasco, Piero Montanaro canta il suo Piemonte
Una “vijà” musicale per cantare e raccontare la piemontesità, con uno degli interpreti più amati del nostro territorio, amici e ospiti.
Va in scena sabato 27 settembre, alle 18.30, nel cortile di casa Baldi a Revigliasco (Via Bertolotti 9), “Canté e conté mia Tèra”, lo spettacolo di e con PIEro MONTanaro, nell’ambito del cartellone di “Cuntè Munfrà – Dal Monferrato al Mondo”.
Piero Montanaro, cantautore astigiano, è personaggio eclettico nel mondo dello spettacolo, conosciuto nell’ambito della canzone popolare piemontese ove opera nella veste di interprete, di autore, di produttore discografico ed editore, di conduttore di programmi televisivi.
Appassionato cantore delle tradizioni piemontesi in Italia e all’estero, Montanaro, le cui iniziali del nome e cognome danno simbolicamente l’acronimo “PieMont”, nelle sue canzoni, racconta il mondo contadino, la cultura, i prodotti tipici, la gente, i personaggi, la realtà dei piccoli paesi di Langa, Roero, Monferrato.
Per la prima volta a “Cuntè Munfrà” presenta uno spettacolo con ospiti nel quale il canovaccio è rappresentato dalle sue canzoni attorno alle quali si dipana il racconto che si potrebbe definire meglio col termine piemontese più consono: vijà, veglia. Spettacolo e cultura fanno da traino e da veicolo ai contenuti della piemontesità, unendo la dimensione aggregativa tipica delle veglie di un tempo, dove gli spettatori possano sentirsi coinvolti e partecipi, anche cantando e raccontando.
L’idea nasce dalle decine di presentazioni del cd “Canté mia Tèra”, uno dei più importanti e rappresentativi lavori discografici piemontesi pubblicati ultimamente, durante le quali erano particolarmente apprezzati i momenti in cui poter sentire raccontare e cantare le canzoni proposte dal cantautore astigiano, ma anche conoscerlo meglio e “da vicino” e farsi raccontare momenti della sua lunga carriera musicale.
La pièce è dunque un viaggio tra i brani più e meno celebri di Montanaro, in italiano e in piemontese, tra cui Amici miei, Canterò, Paese mio, Piemontèis, Rassa nostran-a, Na stòria veja… Vi saranno amici e ospiti ad aggiungere colori e sguardi all’atmosfera musicale. Non mancherà un omaggio all’indimenticato Aldo “Cerot” Marello, insieme alla figlia Ilaria.
“Porterò un assaggio del mio repertorio – commenta PieMont – tra cui pezzi a cui sono legatissimo, come Andoma a viè, che viene cantata ovunque, anche in Argentina e I miei posti del cuore, un brano più intimo, dedicato ai miei genitori. C’è un brano, Ij vèj del mè pais, che è ispirato proprio a una poetessa di Revigliasco, Rosa Marello, che non è parente di Cerot. Con Aldo invece ho tanti ricordi di gioventù. L’ultima volta che l’ho visto, passavo in bicicletta e ci siamo scattati una foto insieme… anche questi momenti finiscono nelle mie canzoni. Canterò alcuni grandi successi, ma anche le piccole gemme sconosciute ai più, per me sono importantissime”.
L’ingresso è gratuito.

