Cronaca

Arresto per stalking Canelli, trovata anche una pistola rubata

A conclusione di attività d’indagine condotta dai militari della Stazione, unitamente al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Canelli, è stato tratto in arresto un 30enne, raggiunto da un ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Torino.
Secondo quanto spiegato, nei confronti dell’uomo l’accusa è di atti persecutori (“stalking”), in quanto in maniera ripetuta ed ossessiva, da più di un anno, mediante ingiurie, minacce, pedinamenti e violenza, avrebbe molestato la ex ragazza costringendola a vivere nel terrore, a modificare le proprie abitudini di vita ed abitazione nonché generandole un fondato timore per la propria incolumità.
L’incubo per la ragazza era iniziato quando, al termine di una breve relazione sentimentale tra i due, l’arrestato aveva iniziato ad assumere atteggiamenti violenti e persecutori nei suoi confronti.
In base a quanto appurato, innumerevoli i messaggi inviati sull’utenza cellulare della vittima accompagnati da continui appostamenti nei luoghi frequentati dalla stessa e che più di un occasione sono culminati in veri e propri inseguimenti.
Il peggio comunque ancora doveva venire allorché la giovane si sarebbe accorta che alcuni filmati privati erano stati divulgati in rete naturalmente senza alcun tipo di consenso da parte sua.
Coinvolti anche i familiari e gli amici della giovane ragazza fatti essi stessi oggetto delle attenzioni consistite, anche nei loro confronti, in atteggiamenti minacciosi ed oltraggiosi culminati anche con atti vandalici nei confronti di oggetti di loro proprietà.
L’angoscia e l’ansia continua avrebbero costretto la ragazza a ricorrere più volte a cure mediche, ma la denuncia presentata ai Carabinieri ha consentito riuscita tuttavia ad innescare un meccanismo di tutela della giovane vittima.
Le indagini dei Carabinieri, con il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria nella persona del Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Torino, Dott. Mario Bendoni, hanno posto fine all’incubo della giovane e scongiurato ancor più gravi conseguenze atteso che nelle fasi dell’arresto, durante la perquisizione dell’abitazione, è stata rinvenuta e sequestrata una pistola rubata, perfettamente funzionante e, circostanza inquietante, con il colpo in canna.

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