Il personale della Polizia Locale di Nichelino ha posto sotto sequestro una nuova costruzione edificata sulle sponde del Sangone in modo completamente abusivo.
Secondo quanto spiegato, durante un sopralluogo eseguito in via Santhià volto a verificare lo stato dei luoghi e i danni creati dal Sangone durante l’alluvione dei giorni scorsi e lo stato di salute delle famiglie ivi residenti, gli Agenti avrebbero notato che, proprio in uno degli appezzamenti attualmente occupato dalle famiglie nomadi stanziate in loco, era in corso di edificazione un nuovo manufatto a circa un centinaio di metri dall’alveo del fiume.
In base a quanto appurato, in particolare, un precedente fabbricato utilizzati anni fa come garage e poi abbandonato era in fase di modifica con tanto di divisione in stanze, installazione degli infissi e allargamento della pianta con nuovi vani. Nelle intenzioni degli stessi infatti vi era il progetto di realizzare una nuova abitazione in muratura.
I lavori sono stati bloccati e il cantiere posto sotto sequestro giudiziario. I responsabili, una coppia di nomadi con diversi precedenti alle spalle, ivi residenti, rispettivamente di 36 e 32 anni sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per la realizzazione di abuso edilizio in zona sottoposta a vincolo ambientale in quanto rientrante nella fascia di rispetto del Torrente Sangone. Trattasi del terzo cantiere abusivo bloccato negli ultimi due mesi dalla Polizia Municipale e fa seguito agli interventi eseguiti in via Tetti Rolle e via Mascagni.