La Città di Moncalieri e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio hanno avviato un programma di recupero della Chiesa di Santa Maria in Carpice, un piccolo edificio religioso di proprietà comunale, oggi in stato di abbandono ed in avanzato degrado, che si trova nell’area sud-ovest della città, costruita nelle sue forme attuali all’inizio del XVIII secolo su progetto di Giò Stefano Olivetto e decorata dal pittore di corte Michele Antonio Milocco (1690-1772).
Mentre il Comune, completato da pochi giorni il consolidamento delle murature perimetrali, sta avviando opere di ripristino delle coperture, la Soprintendenza, grazie a risorse rese disponibili dal Ministero dei beni e delle attività culturali (€ 35.000), provvederà al restauro dell’affresco dell’abside.
Il Soprintendente Luisa Papotti ha voluto sottolineare l’importanza di questa azione, che non soltanto consentirà di salvaguardare e trasmettere alle generazioni future i raffinati affreschi del Milocco, ma preserverà la memoria di uno dei più antichi insediamenti monastici della collina torinese documentato fin dall’XI secolo. Così, grazie ad una esemplare sinergia tra enti pubblici – la Soprintendenza, l’Amministrazione Comunale – e privati (un’ associazione del territorio, l’Associazione Polo Culturale Moncalierese) sarà nuovamente fruibile un bene significativo del patrimonio culturale urbano e troverà concretezza un primo progetto di riqualificazione di una di quella aree non felici del tessuto edificato che costituiscono larga parte della superficie cittadina e versano in una precarietà senza riferimenti e senza volto, che sembra non finire mai.
Per il Sindaco di Moncalieri Paolo Montagna “il Comune sostiene con fiducia questa iniziativa e desidera favorirne in ogni modo lo sviluppo, anche in vista di un’auspicata riqualificazione complessiva dell’area”. (m.ram.)