Dipendenza da gioco d’azzardo, parlare è il primo passo per smettere
I disturbi da gioco d’azzardo possono compromettere la qualità della vita e i rapporti familiari e sociali, tanto da richiedere interventi specifici per il trattamento di questa problematica. Uno degli approcci utilizzati è rappresentato dal colloquio motivazionale, un intervento terapeutico centrato sul paziente, che mira a risolvere l’ambivalenza verso il cambiamento.
LO STUDIO – Igor Yakovenko e colleghi della University of Calgary in Canada hanno condotto una revisione sistematica ed una meta-analisi degli studi scientifici pubblicati sull’efficacia dei colloqui motivazionali nel trattamento dei disturbi da gioco d’azzardo, confrontandoli con studi in cui si utilizzavano colloqui non motivazionali.
– Gli autori hanno analizzato banche dati elettroniche cercando studi randomizzati controllati che valutavano il cambiamento nel comportamento di gioco dopo interventi di colloquio motivazionale in giocatori adulti, considerando come esiti primari i giorni in cui il paziente scommetteva e il totale dei dollari persi al mese.
I LAVORI – La ricerca ha prodotto 447 articoli, dei quali 8 (n = 730) soddisfacevano i criteri di inclusione per la revisione sistematica e 5 (N = 477) per la meta-analisi. Dall’analisi dei risultati è emerso che il colloquio motivazionale era associato ad una significativa riduzione della frequenza di gioco fino a un anno dal trattamento.
– I colloqui motivazionali hanno prodotto, inoltre, significative riduzioni dei dollari spesi nel gioco rispetto agli interventi non-motivazionali, ma solo per un breve periodo (1-3 mesi), dopo il trattamento.
I RISULTATI – Nel complesso, i risultati di questa revisione indicano che il colloquio motivazionale per il gioco d’azzardo può essere una terapia efficace nel breve termine, mentre richiede ulteriori studi per valutare gli effetti a lungo termine.