Sarà un’estate grigia quella dei 125 dipendenti della Indesit di None che non sono ancora stati ricollocati dopo la decisione dell’azienda di chiudere lo stabilimento.
Ieri l’ultima pagina triste dell’industria torinese con i lavoratori che si sono trovati di fronte ad una scelta per nulla semplice: o accettare il trasferimento nello stabilimento del gruppo sito nelle Marche, oppure accettare una buona uscita di circa 30mila euro a fronte del licenziamento definitivo.
Davanti ai cancelli dello stabilimento si respirava delusione e rabbia per la fine di una storia industriale che negli anni aveva sostenuto l’economia di centinaia di famiglie del territorio.
Il trasferimento nella sede marchigiana però non sarà nemmeno possibile per tutti visto che i posti disponibili sono solamente 50 e la proposta fatta dall’azienda vale non solo per la realtà di None, ma anche per altri siti produttivi del nord Italia.
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Massimiliano Rambaldi
