Fondo Vita Nascente e parto in anonimato, preziosi aiuti a favore delle mamme in difficoltà
Fdi, Binzoni: «Fondo Vita Nascente e parto in anonimato, preziosi aiuti a favore delle mamme in difficoltà. Occorre continuare a lavorare per contrastare in ogni modo l’inverno demografico»
Torino, 21 ottobre 2024 – I dati Istat certificano l’ennesimo ribasso per le nascite in Italia. Nel 2023 sono scese a 379.890, 13 mila in meno rispetto al 2022, registrando un calo del 3,4%.
Il trend negativo delle nascite prosegue anche nel 2024. In base ai dati provvisori relativi a periodo gennaio/luglio le nascite sono 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.
“Le difficoltà economiche – dichiara Alessandra Binzoni, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte – sono certamente tra i freni più importanti alla sfida della genitorialità. Il fondo Vita Nascente, fortemente voluto dall’assessore Maurizio Marrone, ha rappresentato un prezioso aiuto a favore delle mamme in difficoltà.
Dal 2023, in Piemonte, è stato istituito il fondo Vita Nascente che nel primo anno ha assistito 478 nuove madri
La bontà della misura – divenuta strutturale – e potenziata con lo stanziamento di un milione di euro per il 2024, dimostra come sia davvero possibile tutelare il diritto alla vita di ogni essere umano, aiutando concretamente una mamma in difficoltà insieme al suo bambino.
Inoltre, il fondo Vita Nascente finanzia – con 60 mila euro all’anno – 4 progetti per il Parto in anonimato gestiti da: Comune di Torino, Comune di Novara, Consorzio Cissaca di Alessandria e Consorzio Csac del Cuneese.
“Il fondo Vita Nascente – prosegue Binzoni, – finanzia progetti di parto in anonimato che vanno adeguatamente comunicati perché laddove le polemiche soffocano l’informazione sui servizi si priva la donna del diritto ad una scelta libera.
Lasciare il bambino in una “culla per la vita” rappresenta un gesto d’amore ma deve essere extrema ratio. È sempre preferibile per la madre – conclude la vice Capogruppo di Fratelli d’Italia – rivolgersi ad una struttura sanitaria che garantisca la sua sicurezza e quella del neonato”.