Il Requiem di Mozart secondo Teodor Currentzis e MusicAeterna
«Lo sento da quel che provo, che l’ora suona. Sono in procinto di spirare… La vita era pur sì bella, la carriera s’apriva sotto auspici tanto fortunati, ma non si può cangiare il proprio destino. Nessuno misura i propri giorni, bisogna rassegnarsi… Termino, ecco il mio canto funebre, non devo lasciarlo imperfetto». Così Wolfgang Amadeus Mozart annuncia, in una lettera al librettista Lorenzo Da Ponte nel settembre 1791, la nascita del suo estremo capolavoro rimasto incompiuto, il Requiem in re minore per soli, coro e orchestra KV 626 che Teodor Currentzis, alla guida dei suoi complessi MusicAeterna, presenta sabato 16 marzo, alle 20.30, all’Auditorium Giovanni Agnelli.
Seconda data del tour italiano che il 14 febbraio toccherà il Teatro Petruzzelli di Bari e il 18 il Bologna Festival, il concerto segna il ritorno a Lingotto Musica dopo sette anni del direttore d’orchestra greco che dagli esordi si distingue per l’approccio anticonvenzionale e il carisma magnetico. Nella lettura della sua formidabile compagine orchestrale e corale fondata a Novosibirsk in Siberia nel 2004, il testamento spirituale mozartiano si rivela un concentrato di energia e concretezza esecutiva che fonde in un commosso abbraccio il terreno e l’ultraterreno. A interpretarlo un quartetto di voci soliste del coro MusicAeterna: il soprano Elizaveta Sveshnikova, il controtenore Andrey Nemzer, il tenore Egor Semenkov e il basso Alexey Tikhomirov. Precede il Requiem in apertura di serata il Concerto in do minore KV 491, fra le opere mozartiane della maturità (1786) in cui più vivi e impetuosi sono gli accenti dell’imminente Romanticismo, affidato alla apprezzata fortepianista russa Olga Pashchenko.
Audacia interpretativa, tensione artistica e fascino enigmatico da ribelle della classica: sono questi i tratti distintivi di Teodor Currentzis, figura di culto della scena internazionale che seduce il pubblico con le sue formazioni sia per l’autenticità con cui reinterpreta i capolavori del passato sia per la capacità di dare impulso alla musica contemporanea con nuove commissioni. Direttore principale della SWR Symphonieorchester di Stoccarda dal 2018, nonché fondatore e direttore artistico dell’orchestra Utopia dal 2022, ha calcato i maggiori teatri al mondo, dall’Opéra de Paris alla Bayerische Staatsoper, dal Teatro Real di Madrid al Teatro Bol’šoj di Mosca, e collaborato con figure chiave della regia moderna quali Robert Wilson, Romeo Castellucci, Peter Sellars, Dmitri Tcherniakov e Theodoros Terzopoulos.
Nato ad Atene nel 1972 ma cresciuto musicalmente al Conservatorio di San Pietroburgo sotto la guida di Ilya Musin (già maestro di Valery Gergiev e Semyon Bychkov), Currentzis si trasferisce nel 2004 a Novosibirsk per dirigere l’Opera di Stato cittadina, e qui fonda un coro e un’orchestra con strumenti storici, MusicAeterna, con cui vive in simbiosi. Il legame fra loro è così forte che nel 2011 l’ensemble segue Currentzis anche a Perm, città della Russia orientale a oltre 1400 km da Mosca dove viene invitato ad assumere la direzione artistica del Teatro dell’Opera e del Balletto locale. Dopo otto anni di residenza artistica, MusicAeterna lascia Perm nel 2019 per imbarcarsi in una nuova fase di sviluppo, divenendo un’istituzione indipendente con una propria stagione concertistica alla Dom Radio di San Pietroburgo.
Il gruppo, formato da musicisti provenienti da dieci Paesi diversi, si è esibito con Currentzis su palchi prestigiosi quali la Konzerthaus di Vienna, la Philharmonie di Berlino, l’Elbphilharmonie di Amburgo, la Philharmonie di Parigi, la Philharmonie di Colonia, l’Auditorio Nacional de Música di Madrid e la Festspielhaus di Baden-Baden. Ospite di rinomate rassegne quali la Ruhrtriennale, il Klarafestival di Bruxelles, il Festival d’Aix-en-Provence e il Diaghilev Festival di Perm, è stato il primo ensemble russo ad aprire il Festival di Salisburgo con il Requiem e La clemenza di Tito di Mozart nel 2017, anno dopo il quale è tornato regolarmente.
Teodor Currentzis e MusicAeterna registrano in esclusiva per Sony Classical: le loro acclamate incisioni di opere di Mozart, Mahler, Beethoven, Čajkovskij, Rameau e Stravinskij hanno ricevuto importanti riconoscimenti, fra cui l’ECHO Klassik, l’Edison Klassiek Award, il Japanese Record Award e il BBC Music Magazine Opera Award. Nel 2018 il coro MusicAeterna è stato nominato “Coro dell’anno” agli International Opera Awards.
Pagina sacra fra le più misteriose e al tempo stesso affascinanti della storia della musica, il Requiem in re minore KV 626 fu commissionato a Mozart in gran segreto nel luglio 1791 dal conte Franz Walsegg-Stuppach, autore dilettante che desiderava commemorare la moglie scomparsa con una grandiosa composizione da spacciare per propria. A tal fine, mandò da Mozart il suo amministratore che, presentandosi in incognito e vestito a lutto, alimentò la leggenda secondo cui l’ordinazione del Requiem veniva intesa come un fatale annuncio di morte per il musicista che sarebbe scomparso di lì a poco.
Con ansia febbrile Mozart si mise al lavoro, ma fu costretto a interromperlo perché impegnato nella composizione della Clemenza di Tito e del Flauto magico. La morte, sopraggiunta il 5 dicembre 1791, lo colse prima di riuscire a terminarlo: il completamento dei luoghi mancanti nel Requiem, così come la strumentazione di alcuni brani, furono affidati dalla vedova Constanze al fedele discepolo Franz Xaver Süssmayr.