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Marco Tullio Giordana presenta il suo libro “Immaginare la realtà” al 25esimo Valsusa Filmfest, in dialogo con Marco Ponti

Nel 2021 il Valsusa Filmfest sta celebrando i suoi 25 anni, come per il 2020 non si è potuto svolgere tradizionalmente nel periodo intorno al 25 aprile ma si svolge fino a settembre con numerosi eventi e con un programma che si va mana mano definendo.
Mercoledì 23 giugno ad Avigliana, al Parco Alveare Verde alle ore 18:30, è in programma un nuovo incontro con prestigiosi ospiti.
Il noto regista e sceneggiatore Marco Tullio Giordana, vincitore di 4 David di Donatello, presenta il libro “Immaginare la realtà – Conversazioni sul cinema” (GruppoAbele Edizioni) in dialogo con il regista Marco Ponti. Organizzato in collaborazione con il Comune di Avigliana, con le Cinesister di Avigliana e con GruppoAbele Edzioni, l’evento è gratuito e garantirà il rispetto delle misure anti-Covid con mascherine e distanziamento.
Uscito in libreria il 3 giugno scorso e scritto insieme a Andrea Bigalli, “Immaginare la realtà” è un libro-intervista sul cinema italiano nel ‘900 e il suo rapporto con una società in continua evoluzione.
Marco Tullio Giordana racconta così il suo primissimo approccio al cinema: “La vocazione mi raggiunse un pomeriggio d’agosto del 1967. Ero andato a vedere Blow-Up di Michelangelo Antonioni infilandomi nel cinema Corso di Milano al primo spettacolo. Ne uscii a mezzanotte, cacciato via dalle maschere, dopo averlo visto quattro volte di seguito”.
Un rapporto che successivamente lo salvò da un periodo molto triste della sua vita, quando assistette miracolisticamente alle riprese della prima scena di “Ultimo tango a Parigi” di Bertolucci.
Per Giordana “è difficile separare il cinema dalle persone che lo incarnano”, e in Immaginare la realtà racconta con dovizia di particolari tanto la nascita di alcuni dei suoi più grandi successi – “La meglio gioventù”, “I cento passi” e “Romanzo di una strage”, per citarne alcuni – quanto il loro rapporto con la società, il contesto culturale e anche politico in cui essi presero vita.
“In ogni film c’è in filigrana, la società, il Paese, la grande Storia maiuscola – si trova a raccontare il regista rispondendo al critico cinematografico Andrea Bigalli – ma c’è sempre, ed è quello che a me importa di più, la storia minuscola, quella dei personaggi che agiscono o, soprattutto, ne sono agiti”.
Proprio nel solco di questo rapporto biunivoco nascono gran parte dei suoi film, a volte definiti politici, anche se “Quando definiscono i miei film politici non esulto, anzi. Non lo sono per niente, meno che mai nel senso militante o predicatorio del termine”. Perché Giordana racconta le storie dei vinti, dei dimenticati, dei piccoli, “gli ultimi della fila, quelli che in foto vengono sempre sfuocati”.
Non manca, in questa lunga intervista, il suo rapporto con la televisione, con la cultura italiana, anche con la politica. E un intero capitolo dedicato a mafia e antimafia, con una trattazione estesa di I cento passi ma anche di altri progetti, come Lea e Due soldati.
Un dialogo di ampio respiro sul Marco Tullio Giordana regista e sceneggiatore, una lettura ispiratrice per tutte le persone appassionate che nutrono speranza in un futuro dove il cinema possa ancora contribuire a leggere e comprendere la realtà. Una vera finestra sul mondo dell’immaginazione cinematografica, non a caso impreziosita da foto di scena tratte da molti dei suoi film: un altro modo per immergere totalmente il lettore e spingerlo a immaginare la realtà.
Gli autori
Marco Tullio Giordana, regista e scrittore, attraverso i suoi film ha raccontato importanti pagine di cronaca dell’Italia contemporanea. Tra le sue opere più acclamate: Maledetti vi amerò (1980), Pasolini, un delitto italiano (1995), I cento passi (2000), La meglio gioventù (2003), Romanzo di una strage (2012).
Ha vinto 4 David di Donatello – di cui uno per la migliore sceneggiatura, uno per la miglior regia, uno per il miglior film e un David Scuola – e numerosi altri prestigiosi premi cinematografici.
Andrea Bigalli, prete e parroco fiorentino, è docente all’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana e socio dell’Associazione Teologica Italiana. Giornalista pubblicista, è critico cinematografico iscritto al Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. È referente regionale di Libera.
Il workshop del 27 giugno con Marco Ponti
Giordana parlerà del suo rapporto con il cinema insieme al regista Marco Ponti che domenica 27 giugno condurrà ad Almese il workshop gratuito intitolato “Racconti ribelli: piccolo manuale di storytelling militante”. L’evento rientra nel programma di Valsusa Filmfest LAB, iniziativa che dal 24 al 27 giugno propone workshop e incontri gratuiti ad Almese con Marco Ponti, Sara D’Amario, Fredo Valla, Gaetano Renda, Dagmawy Yimer e Gioacchino Criaco. Informazioni complete in www.valsusafilmfest.it
Il Valsusa Filmfest è un festival che dal 1997, nel mese di aprile, anima la Valle di Susa su tre temi principali: il cinema, la memoria storica e l’ambiente. Un festival poliartistico e itinerante che in numerosi comuni della Valle ha proposto in ogni edizione concorsi cinematografici, proiezioni fuori concorso e numerosi eventi a cavallo tra letteratura, cinema, musica, teatro, arte e impegno civile, coinvolgendo scuole, associazioni, cooperative e tante singole persone grazie al suo profondo radicamento nel territorio. L’obiettivo principale del festival è sempre stato quello di promuovere cultura dando ampio spazio alle nuove generazioni e a eventi in grado di far riflettere e cogliere i cambiamenti sociali, culturali e politici della contemporaneità.
La 24^ edizione del 2020 si è svolta in diversi momenti del periodo estivo e autunnale in seguito al rinvio causato dall’emergenza sanitaria.
Nel 2021 il festival celebra i suoi 25 anni, non si è potuta svolgere come da tradizione nel periodo intorno al 25 aprile ma si svolge fino a settembre con numerosi eventi e con un programma che si sta definendo.
UFFICIO STAMPA LP PRESS

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