Riattivati i “rospodotti” a Torino, ecco le strutture per proteggere i rospi nella stagione dell’accoppiamento
Per il terzo anno consecutivo riaprono i “rospodotti” sulle strade del torinese. In concomitanza della stagione dell’accoppiamento dei rospi, il Servizio Tutela Fauna e Flora della Provincia di Torino, in associazione con il WWF, predispone questi speciali “sottopassaggi”, al fine di evitare che gli automobilisti investano i piccoli anfibi. La particolare lentezza tipica della specie, infatti, e la scelta della sera per accoppiarsi, espongono i rospi a elevatissimi rischi di morte.
LA NASCITA DEL SISTEMA – Benché ufficialmente attivati solo da tre anni, la sperimentazione italiana di questi sistemi di sicurezza iniziò nel 2002. Nei pressi del parco naturale dei laghi di Avigliana (TO) venne installato il primo “Rospodotto”: una banale canalina sotto la sede stradale. Con il tempo, il sistema venne affinato, attraverso l’introduzione di vere e proprie paratie ai bordi della strade, nei pressi dei luoghi di accoppiamenti “preferiti”, alte a sufficienza per evitare che i rospi balzino sulla sede stradale.
L’INGEGNERIA DALLA PARTE DELL’ANFIBIO… – Sebbene possano risultare simili ai sottopassi utilizzati dall’uomo, i “rospodotti” sono un “trionfo” di ingegneria.
– Sono infatti costituiti da un tubo autoportante in calcestruzzo vibrocompresso, con un’armatura metallica al suo interno.
– Contestualmente entra in gioco anche una seconda struttura, formata da un tubo immerso in un getto di calcestruzzo fibrorinforzato e fessurato, in grado di garantire il mantenimento di un microclima simile all’ambiente esterno, risolvendo il problema del “disturbo magnetico” indotto dagli elementi metallici sui sistemi di orientamento dei rospi.
…PER MIGLIORARE LA NOSTRA VITA – I “sottopassi” sono inoltre dotati di esche che attirano gli anfibi, evitando loro, in questo modo, di dover “attraversare la strada”, rischiando di essere investiti.
– Tuttavia, non sono solo i rospi a correre un pericolo mortale, ma anche gli automobilisti.
– Infatti, quando il rospo viene investito, si crea una zona di fondo viscido, pericolosissima per chi guida a causa della repentina variazione di aderenza, cruciale nel caso di incidenti, anche gravi.