Jazz is dead! Festival: date e concept della settima edizione
Proseguono gli annunci di Jazz is Dead! l'evento di Jazz is Dead APS realizzato da Arci Torino e Magazzino sul Po, con la direzione artistica di TUM Torino: si conferma nel 2024 il festival primaverile, dislocato su più location tra Torino e Milano.
Jazz is dead! Festival, settima edizione, sette è il numero della perfezione. Il numero sette è da sempre considerato un numero sacro, simbolico. Sette sono le virtù, i colori dell’arcobaleno, i vizi capitali, sette sono i colli di Roma, le vertebre cervicali, le note musicali.
Le anteprime: il 6 e l’8 aprile a Torino e Milano con Suzanne Ciani che arriva in Italia in esclusiva per Jazz is Dead. Oltre alla data di Torino, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, la pioniera dei sintetizzatori sarà protagonista anche a Milano per la rassegna Inner_Spaces, realizzata dalla Fondazione Culturale San Fedele.
Suzanne Ciani si esibirà in ciascuna delle due città proponendo una performance apposita e originale. Si prosegue il 28 aprile a Torino con la terza anteprima, un evento realizzato in collaborazione con Torino Jazz Festival. Questi tre giorni denotano una importante ed evidente crescita territoriale e relazionale. Si valicano i confini geografici, sbarcando a Milano e si abbattono i confini, stringendo collaborazioni con le grandi realtà culturali.
24-25-26 maggio sono i giorni torinesi consecutivi di questa settima edizione del festival durante i quali si esibiranno la maggior parte degli artisti in cartellone tra i quali già spicca William Basinski, programmato venerdì 24 maggio, notizia che circola tra le primissime anticipazioni.
Il festival chiude anche quest’anno con la conferma della collaborazione con INFINI.TO Planetario di Torino, il museo dell’astronomia e dello spazio, ormai consolidata location ideale per l’epilogo previsto il 7 giugno.
Come ogni edizione, anche quest’anno vi sarà un concept a fare da guida alla realizzazione del festival, sarà proprio la sua realizzazione ad essere condizionata dal concept che nelle precedenti edizioni si legava principalmente alla sola linea artistica. Se nell’ultima edizione, alla domanda “CHI SEI” abbiamo scoperto di essere un “FESTIVAL”, il concept di quest’anno guiderà gli organizzatori e di conseguenza gli spettatori a vivere Jazz is Dead! nella essenza (ri)trovata, quella di essere un festival, internazionale e consolidato, Jazz is Dead! quest’anno ha un solo obiettivo: essere semplicemente un festival… perfetto, come il numero SETTE!
Un dovere per il pubblico e uno stimolo per l’organizzazione. Il 2024 si prospetta ricco di sorprese e accorgimenti per accogliere il pubblico nel migliore dei modi, per fruire della musica e degli artisti al meglio, in nuovi spazi e nuovi momenti, affinché ogni vibrazione possa attraversare il corpo e scuotere la mente. Niente di più… semplicemente un festival!
L’immagine guida della settima edizione di Jazz is Dead! è stata realizzata dall’illustratore Gioele Bertin, artista urbano e digital artist. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, ha vinto diversi premi, tra i più recenti il Millenium Awards – MYCITY (urban art award) di Roma e il primo premio all’esposizione presso i Giardini della Biennale d’Arte a Venezia, Artefici del nostro tempo, street art section.
Il programma di Jazz is Dead! festival 2024 sarà reso disponibile a marzo, ma i pochi giorni che anticipano l’annuncio completo saranno punteggiati da qualche interessantissima anticipazione.