Estate Sauze di Cesana 30 luglio – 12 settembre 2021, info e dettagli
Dopo il grande successo delle iniziative del 2020 Sauze di Cesana riparte con tre nuovi appuntamenti, organizzati in collaborazione con l’Unione Montana Comuni Olimpici, nel contesto della manifestazione Borgate dal Vivo, in collaborazione con Assemblea Teatro e Cinedehors e il supporto dell’Associazione Amici di San Restituto.
Il sogno è il filo conduttore della programmazione estiva.
Si parte Venerdì 30 luglio alle ore 21:00 sulla Piazza del Municipio – Via Principale 25 – con lo spettacolo teatrale Il piccolo principe tratto dal libro di Antoine de Saint-Exupery, allestito da Assemblea Teatro.
Con la regia di Renzo Sicco, la voce narrante di Gisella Bein e i disegni realizzati dal vivo da Monica Calvi Il piccolo principe, la storia dell’incontro in mezzo al deserto tra un aviatore e un buffo ometto vestito da principe che è arrivato sulla Terra dallo spazio (dall’asteroide B 612). Un racconto molto poetico che, nella forma di un’opera letteraria per ragazzi, affronta temi come il senso della vita e il significato dell’amore e dell’amicizia.
Il piccolo principe nel 2017 ha superato il numero di 300 traduzioni in lingue e dialetti diversi, ed è il testo più tradotto al mondo se si escludono quelli religiosi
Giovedì 12 agosto, ore 21:00 sarà la volta del cinema all’aperto con la proiezione del film Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti, evento organizzato in collaborazione con l’associazione Cinedehors.
Un film di montagna e sulla montagna basato su una storia realmente capitata a Ostana – in valla Po – e osservata dallo sceneggiatore Freddo Valla (il cui film Bogre è da pochi mesi arrivato sugli schermi).
A Chersogno, paesino la cui sopravvivenza è legata a 6 o 7 anziani e a un fugace turismo estivo, arriva dai Pirenei un pastore francese (ex insegnante) con moglie, tre figli, un gregge di capre e una piccola attività di formaggiaio. Prima è ben accolto, ma poi affiorano incomprensioni, rigidità, ostilità, invidie. Semplice in apparenza, è un film complesso per ricchezza tematica e psicologica: oltre alla diversità e la diffidenza verso lo straniero (il diverso), emergono due temi: la memoria storica che molti valligiani emigrati hanno dimenticato e il recupero dell’antica solidarietà montana. Grazie alla mobile fotografia digitale di Roberto Cimatti, è un raro esempio di film di montagna senza concessioni all’oleografia, sostenuto da una fisicità quasi tattile, calata nella realtà concreta.
Il film ha ottenuto 4 candidature ai Nastri d’Argento e 5 candidature a David di Donatello.
Martedì 24 agosto sarà il giorno dell’evento clou del cartellone delle iniziative estive di Sauze di Cesana.
Alle ore 21:00 saliranno, infatti, sul palco Paolo Fresu & Daniele Di Bonaventura per un concerto dal sapore più unico che raro.
Paolo Fresu, (tromba, flicorno) e Daniele di Bonaventura, bandoneon, dialogheranno in musica nel segno degli strumenti ad aria e di un lirismo dalle atmosfere mediterranee. Un incontro, quello fra il trombettista sardo e il bandoneonista marchigiano, ormai ben rodato attraverso tanti concerti. Un concerto di grande effetto che vive di poesia, intimismo e di quelle piccole cose capaci di raccontare i colori dell’universo musicale contemporaneo.
Paolo Fresu
Nato a Berchidda in Sardegna, la banda del paese e i maggiori premi internazionali, la campagna sarda e i dischi, la scoperta del jazz e le mille collaborazioni, l’amore per le piccole cose e Parigi. Esiste davvero poca gente capace di mettere insieme un tale abbecedario di elementi e trasformarlo in un’incredibile e veloce crescita stilistica. La “magia” sta nell’immensa naturalezza di un uomo che, come pochi altri, è riuscito a trasportare il più profondo significato della sua magica terra nella più preziosa e libera delle arti. A questo punto della sua fortunata e lunga carriera, non serve più enumerare incisioni, premi ed esperienze varie che lo hanno imposto a livello internazionale e che fanno sistematicamente ed ecumenicamente amare la sua musica: dentro al suono della sua tromba c’è la linfa che ha dato lustro alla nouvelle vague del jazz europeo, la profondità di un pensiero non solo musicale, la generosità che lo vuole “naturalmente” nel posto giusto al momento giusto ma, soprattutto, l’enorme ed inesauribile passione che lo sorregge da sempre.
Daniele di Bonaventura. Nato a Fermo è compositore-arrangiatore, pianista-bandoneonista, ha coltivato sin dall’inizio della sua attività un forte interesse per la musica improvvisata pur avendo una formazione musicale di estrazione classica (diploma in Composizione) iniziata a soli 8 anni con lo studio del pianoforte, del violoncello, della composizione e della direzione d’orchestra. Le sue collaborazioni spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, dalla musica etnica alla world music, con incursioni nel mondo del teatro del cinema e della danza.
Le iniziative estive si chiuderanno domenica 12 settembre alle ore 11:00 con l’appuntamento al Pian della Milizia per il ricordo degli uomini dell’equipaggio di Miss Charlotte, nel 77^ della tragedia, con la Celebrazione Eucaristica, il tributo degli onori civili e militari e il pranzo offerto dall’Ana di Pianezza.
Tutte le iniziative sono a ingresso libero e nel caso di maltempo si terranno nella Chiesa di San Restituto.
Abbiamo voluto, anche quest’anno, predisporre un cartellone di iniziative per i residenti della nostra valle e per i turisti che hanno scelto le montagne olimpiche come meta per le loro vacanze – ha dichiarato il Sindaco di Sauze di Cesana Maurizio Beria.
Una scelta che porta nel cuore delle nostre bellissime montagne eventi e momenti che permettono di innalzare lo spirito.
Un’unione, non solo ideale, tra la purezza dell’ambiente per molti versi ancora incontaminato e l’intensità dell’arte nella sua dimensione più vera: la musica, il cinema, la poesia e il teatro. Mancherebbero la pittura e la scultura ma credo che i panorami che si aprono ai nostri occhi, i profili dei nostri monti, la sintetizzino perfettamente.
“La scelta di organizzare un’estate così ricca è anche il nostro segno di speranza per mesi non facili sia per chi ha vissuto in montagna sia per chi passerà qui le sue vacanze. Una celebrazione della fine di un tempo doloroso e difficile che speriamo davvero di esseri lasciati alle spalle – ha proseguito il Sindaco Beria.
“Il filo conduttore di queste iniziative la trovo in quella frase di Walter Bonatti che recita “chi più in alto sale, più lontano vede. Chi più lontano vede, più a lungo sogna”.
E credo che il nostro contributo per continuare a sognare, a lottare, a trovare una ragione per andare avanti, nonostante tutto, possa passare anche in questi momenti: di poesia, di magia, di sentimento. Credo che solo continuando a sognare e a sentire, questi posti e le persone che ci vivono e o ci passano, si possa arrivare a quell’armonia che talvolta dimentichiamo di cercare – ha concluso Maurizio Beria.
Il futuro fa paura. Ha sempre fatto paura.
Non è colpa della crisi: quella passa, e comunque ci si abitua facilmente a ogni rinnovata condizione economica, soprattutto se è condivisa. La paura, invece, è figlia del pensiero.
La mente mette insieme le possibilità, gli imprevisti; considera la probabilità degli eventi negativi, soppesa, esamina i pro e i contro. E conclude identificando una prospettiva che è un equilibrio tra il positivo e il negativo.
Il sogno no. Il sogno è un’altra cosa. Il sogno mantiene l’incanto dell’ottimismo, dimentica il pericolo e vola alto nel cielo, immaginando la bellezza di una vita che superi il Male e conservi il Bene, per sé stessi e per tutti.
Maurizio de Giovanni
Foto e Notizie: Ufficio Stampa laWhite