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“Diavoli storti” di Marcello Murru chiude la stagione del Teatro Alfieri di Asti

Venerdì 29 aprile alle 21 ultimo appuntamento con la stagione in abbonamento del Teatro Alfieri, realizzata dal Comune di Asti in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo: per la sezione Altri Percorsi va in scena “Diavoli storti”, concerto del cantautore Marcello Murru, accompagnato da Alessandro Gwis al pianoforte e Riccardo Manzi alla chitarra.

Ci sono modi e modi di cantare. Per farlo come lo fa Marcello Murru ci vuole coraggio, convinzione, ispirazione. Bisogna camminare a testa alta sopra un’Italia musicale che spinge verso il basso, tapparsi naso e bocca, bendarsi gli occhi e sfuggire alle tentazioni del mercato. Murru naviga nell’universo dei Ciampi, sguazza crepuscolare nella provincia italiana di Conte, ferma il tempo nella Roma dei quartieri di Sandro Penna.

Canta e recita, recita e canta, come la prima volta che approdò nella capitale per inseguire il suo sogno d’artista. Che è ancora tutto qui dentro. Puro, immacolato, innocente come allora.

Marcello Murru nasce ad Arbatax e si trasferisce a Roma a metà degli anni Settanta. Ancora giovanissimo, viene notato dal regista Mario Ricci che lo sceglie per il suo Majakowski. In quegli stessi anni ha grandi incontri artistici con Perlini, Cobelli, Gassman e Schroeter.

Nel 1984 la RCA lo coinvolge nel progetto Mondorhama, un trio electro-pop d’avanguardia che si esibisce al Festival di Sanremo e pubblica un album ancora oggi ricercatissimo dai collezionisti. Alla fine degli anni Ottanta, Murru lascia il trio e riprende il teatro: il regista Enrico Job lo sceglie per la parte di Giasone nella Medea di Heiner Muller tradotto da Saverio Vertone.

Nel 1992 esce “Murru”, il suo primo album come solista. L’anno successivo partecipa al Festival della Canzone d’Autore di Recanati e al Time Zones di Bari. Ritorna sulle scene nel 1998, e da questo momento comincia una serie di prestigiose apparizioni live. “Arbatax” è la seconda “fatica” da solista, che esce nel 2002, a suggello e chiusura di una stagione lunga e travagliata, e precede di due anni “Bonora”, che segna un’avventura artistica tutta nuova.

Patty Pravo parla di Marcello Murru come uno dei grandi poeti della canzone italiana nella sua biografia. Il nome di Marcello ritorna dopo qualche anno di silenzio grazie alla sua apparizione nel film di Francesca Comencini “Amori che non sanno stare al mondo” del 2017 dove canta il brano “Testaccio”.

Nel 2021 esce il disco “Diavoli storti”, preceduto dall’omonimo videoclip girato da Francesca Comencini.

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