Torino Eventi

Tutte le strade portano a teatro: al via Sguardi Azioni Contemporanee

La quinta edizione della stagione organizzata da Progetto Zoran

Si apre giovedì 23 ottobre, nel comune di Pianezza, in provincia di Torino, la quinta edizione della stagione Sguardi, con la direzione artistica di Silvia Mercuriati, che per il 2025/2026 si arricchisce del nuovo sottotitolo Azioni Contemporanee.

La rassegna, sostenuta dal Comune di Pianezza in collaborazione con Piemonte dal vivo nell’ambito del progetto Corto Circuito, si conferma un appuntamento culturale di rilievo grazie al patrocinio della Città Metropolitana di Torino e al supporto di Villa LascarisBarrocco Il coro onlus, il Santuario di San Pancrazio, in partnership con C.Ar.Pe.

Il teatro non è soltanto un luogo, ma un incontro, un’accensione e un attraversamento in ogni luogo dove qualcuno guarda e qualcuno racconta, ovunque ci sia chi è disposto ad ascoltare. Per questo la stagione è concepita per essere “diffusa”, trasformando vari spazi del territorio in palcoscenici vivi e condivisi. “Quest’anno SGUARDI arriva alla sua quinta edizione con un nuovo sottotitolo: Azioni Contemporanee, un’espressione che racchiude due dimensioni a me molto care: da un lato, l’azione teatrale come gesto vivo, collettivo, che prende forma sulla scena; dall’altro, l’azione politica e sociale, intesa come responsabilità, dialogo e impegno verso la comunità – afferma la direttrice Silvia Mercuriati, che prosegue: – Il richiamo alla contemporaneità ci guida nelle scelte artistiche e nei linguaggi, sempre più attenti a leggere il presente e a costruire connessioni con chi lo abita. Con questa nuova edizione abbiamo cercato di rendere più omogenea la programmazione, che comprende non soltanto la stagione teatrale ma anche un prezioso calendario di eventi off: momenti di confronto, ascolto e sperimentazione che nascono dal lavoro che stiamo portando avanti sul territorio e che rappresentano la naturale prosecuzione dei contenuti che desideriamo affrontare insieme al nostro pubblico. SGUARDI è, e vuole continuare a essere, uno spazio aperto, diffuso e condiviso: ogni strada può condurre a teatro, ogni incontro può diventare un atto teatrale, ogni spettatore un complice di questa azione collettiva”.

Matteo Negrin, direttore di Piemonte dal Vivo, dichiara: “Collaborare alla rassegna Sguardi insieme all’associazione Progetto Zoran, nell’ambito del progetto Corto Circuito, significa dare spazio a un’idea di cultura che è al tempo stesso radicata nel territorio e aperta al mondo. Questa rassegna rappresenta un esempio virtuoso di come lo spettacolo dal vivo possa diventare motore di incontro, riflessione e partecipazione collettiva. Piemonte dal Vivo è orgogliosa di contribuire alla crescita di questa iniziativa culturale che continua a dimostrare la sua capacità di innovare e creare connessioni tra artisti e comunità.”

Il calendario degli eventi si apre con un appuntamento speciale di presentazione a Villa Lascaris giovedì 18 settembre alle 18, 30.

È dedicato alla musica il primo spettacolo in programma, giovedì 23 ottobre alle 21, al Barrocco, La buona novella di Fabrizio De André, nell’interpretazione dei Perturbazione, rilettura del concept album del cantautore genovese. La storica band del panorama pop-rock italiano esegue integralmente dal vivo La buona novella, un’opera basata sui Vangeli Apocrifi, ossia quei testi esclusi dal codice canonico occidentale, pubblicata da De André nel 1970. Un album sacro, ma al contrario, dove si mescolano alto e basso, grandezza e miseria, sublime e abisso. A mezzo secolo di distanza appare oggi chiaro come questo disco capolavoro parli di ognuno di noi, parlando a ciascuno di noi. I Perturbazione sono nati sui banchi di scuola a Torino alla fine degli anni ’80. Fra i pionieri dell’indie nazionale, quella dei Perturbazione è una storia fatta di circa 800 concerti, un Festival di Sanremo nel 2014 e una decina di dischi. Da sempre la band descrive il proprio suono come rock anemico, riferendosi all’impatto emotivo che nasce dall’incrocio tra la propria musica e i testi, nella costante ricerca di un elemento mancante.

Giovedì 20 novembre alle 21, al Salone San Pancrazio, andrà in scena Coppa del Santo de Gli Omini. Un campionato sacro, una sfida all’ultimo santo. In un tabellone di carte che raffigurano nuove icone, otto squadre con trentadue concorrenti in gara, tutti con superpoteri eccezionali e vite al limite della fisica. Due preti psichedelici, Luca Zacchini e Francesco Rotelli, autori con Giulia Zacchini, conducono il gioco e sarà il pubblico ad eleggere il vincitore, il nuovo Santo Patrono. Gli Omini nascono nel 2006, con un progetto sociale e antropologico dal nome Memoria del tempo presente. Ovunque vadano assorbono, ascoltano le persone che incontrano per strada, registrano, scrivono e vanno in scena davanti agli spettatori. Da allora Gli Omini portano avanti il loro metodo, coltivando un vasto repertorio di spettacoli e un archivio di materiale umano in costante crescita.

Primo spettacolo dell’anno nuovo sarà, giovedì 22 gennaio al Salone San Pancrazio, Sergio, di e con Francesca Sarteanesi. Sergio è un frammento minuscolo di una vita qualsiasi, un monologo moderatamente brillante con qualche piccola impurità tendente all’opaco in una scena vuota, un colloquio interiore che si fa dialogo affettivo e relazione. Francesca Sarteanesi, fondatrice della compagnia Gli Omini, ha ottenuto una candidatura come miglior attrice al Premio Ubu 2021 per il suo lavoro come autrice e interprete.

Il 12 febbraio alle 21, al Barrocco, si assisterà a Piume, di e con Elena Burani, un viaggio attraverso le risorse e i dolori della solitudine, che esplora l’altalena degli stati emotivi di una donna in attesa. Lo spettacolo unisce i linguaggi del circo, della danza e del teatro per raccontare la fragilità umana. Elena Burani, performer da 20 anni, ha fondato il Collettivo320chili e ha lavorato con importanti compagnie internazionali.

Giovedì 26 marzo alle 21, al Salone San Pancrazio, andrà in scena La codista, di e con Marleen Scholten. Parzialmente basato sulla storia vera di Giovanni Cafaro, che inventò il lavoro di “codista” – una persona che si mette in coda per altre persone a pagamento – il monologo esplora il tema dell’attesa, riflettendo sull’idea di fermarsi e di aspettare per gli altri, e sulle dinamiche umane che si creano in una coda. Marleen Scholten è co-fondatrice del collettivo olandese Wunderbaum, con cui ha portato avanti diversi progetti in Europa e in tutto il mondo, partendo da temi politici, sociali, attuali. La codista è stata presentata in Italia, Olanda, Germania, Gran Bretagna e Brasile in quattro lingue.

Torna ad aprile Sotterraneo, collettivo di ricerca teatrale pluripremiato, con tre Premi UBU al suo attivo. Giovedì 16 aprile alle 21, al Barrocco, si terrà DJ Show, performance con un obiettivo apparentemente semplice: far ballare un pubblico dentro una drammaturgia. Una playlist di canzoni di ogni genere e epoca viene intervallata da azioni rapide, testi brevi e visioni di passaggio, con l’idea di mettere in campo un esperimento intermedio fra DJ set e teatro dove il vero spettacolo è il pubblico che danza.

In anteprima nazionale, giovedì 7 maggio al Barrocco, sarà presentato Come la cicala, di Monica Luccisano con Chiara Cardea e Silvia Mercuriati, primo capitolo di una trilogia sul dolore. Una Madre di Plaza de Mayo e una figlia, sequestrata e tenuta in un loculo stretto e buio, torturata e infine uccisa in uno dei terribili “voli della morte”. Da cinquant’anni, ogni giovedì, in Plaza de Mayo a Buenos Aires le madri dei desaparecidos scendono in piazza con fazzoletti bianchi in testa, le fotografie dei figli appese al collo. Da allora ogni madre che scenda in piazza, in qualunque piazza nel mondo, per rivendicare il corpo di un figlio scomparso, è madre di tutti i desaparecidos. Monica Luccisano, Chiara Cardea e Silvia Mercuriati, attive nel teatro italiano da oltre vent’anni, condividono l’idea del teatro come gesto politico e artistico, veicolo di riflessione umana.

Conclude la programmazione, giovedì 4 giugno a Villa Lascaris, Come se niente fosse, un monologo comico di e con Davide Grillo che riflette sul rapporto tra la precarietà del presente e la mancanza di senso, su quanto una sia causa dell’altro e su come queste si riflettano sulle nostre relazioni. Davide Grillo vive e lavora a Roma come attore e autore. Dopo la laurea in filosofia decide di continuare con le scelte sbagliate dedicandosi al teatro.

Oltre agli spettacoli principali, la programmazione è arricchita da una serie di eventi collaterali come percorsi formativi, un laboratorio di scrittura creativa, la celebrazione della Giornata Mondiale del Teatro e quella per la Giornata mondiale della salute mentale, dimostrando l’impegno del progetto a coinvolgere la comunità in ogni sua azione.

Si inizia domenica 28 settembre, alle ore 18 (TLC Teatro) con Prologo: Atlante delle rive da un’idea di Marco Paolini per Fabbrica del Mondo con la regia di Silvia Mercuriati, un percorso performativo lungo le rive della Dora Riparia a Pianezza. Cittadini e artisti insieme per ascoltare suoni, rumori e silenzi del fiume, seguendo le tracce del suo bacino che ancora custodisce memorie e storie. Un’esperienza di comunità che intreccia paesaggio, acqua e narrazione condivisa, che fa parte di Atlante delle rive 2025, un’azione di teatro civile diffusa e partecipata per narrare l’Italia attraverso i fiumi, le rive e le loro storie di resilienza all’impatto delle attività umane e dei cambiamenti climatici nata sulla scia di VajontS23.

Venerdì 10 ottobre, alle ore 10, presso il TLC Teatro, Essere umani, a cura di Progetto Zoran, un rito teatrale che apre le porte alla città nella Giornata mondiale della salute mentale. Dal 2003 TEATRO|LABORATORIO accoglie cittadini e performer in un’esperienza di dialogo e creatività, dove il teatro diventa atto di cura, lotta allo stigma e pratica di inclusione.

Domenica 9 novembre, alle 17, presso il TLC Teatro, Dove i prati dormono di e con Salvatore Smedile, un viaggio in versi nell’Irlanda più rurale e desolata, tra cielo, terra e mare, dove la natura diventa paesaggio interiore di un’anima in ricerca. Vita e morte si sfiorano in un fragile equilibrio, mentre “La collina dei prati che dormono” custodisce un luogo di quiete a cui tornare.

Giovedì 11 dicembre, alle 19,30, presso Unione Culturale Franco Antonicelli TO, in occasione della Giornata dei Diritti Umani, si svolgerà II coraggio delle madri: Storie di Sparizioni e Resistenza, con il contributo della Circoscrizione 1, un incontro che parte dall’esperienza delle Madri di Plaza de Mayo e dei desaparecidos argentini. Un momento di memoria e resistenza civile per difendere i diritti fondamentali contro le sparizioni forzate con Monica Luccisano, Chiara Cardea e Silvia Mercuriati.

Il primo incontro del nuovo anno, domenica 11 gennaio, alle 10, presso il TLC Teatro, sarà Corpo che si muove, a cura di Paola Colonna, esperta di danza contemporanea attiva dal 1984. In questo laboratorio viene proposta un’esperienza diretta, un invito a scoprire il linguaggio del corpo in movimento come esperienza di ascolto, espressione e relazione, aperta a chiunque voglia lasciarsi attraversare dal movimento.

Sempre a gennaio, sabato 24, alle ore 10, presso il TLC teatro Laboratorio di scrittura creativa con Francesca Sarteanesi, attrice, autrice e regista teatrale dal linguaggio ironico e delicato. Il laboratorio esplora storie personali, emozioni e memorie, offrendo uno spazio per esprimere, confrontare e rielaborare le proprie esperienze.

Appuntamento domenica 1 febbraio, alle 16, presso TLC teatro con Performance, di Progetto Zoran, incontro per approfondire le origini della performance: negli anni ’70 il corpo dell’artista diventava strumento principale di azioni dal vivo, irripetibili e provocatorie, tra Body Art, happening e azioni sociali o politiche, sfidando convenzioni e tabù per stimolare riflessione.

Si celebra venerdì 27 marzo, alle 21, presso TLC teatro la Giornata mondiale del Teatro a cura di Progetto Zoran. Dal 2023, Progetto Zoran celebra la Giornata Mondiale del Teatro con incontri tra artisti, operatori e comunità, costruendo un archivio di esperienze teatrali. L’edizione 2026, dedicata alle “Pratiche teatrali condivise”, esplora creazione dal basso, collaborazione e partecipazione attiva del pubblico.

Ultimo appuntamento, domenica 14 giugno alle 21, presso Teatro Borgonuovo Rivoli con Pillole di Teatro, brevi scene di 10-15 minuti dalla drammaturgia del ’900 e del nuovo millennio, tra dialoghi e monologhi interpretati da allievi attori diretti da Silvia Mercuriati.

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