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La Paffoni lotta con le unghie e con i denti, ma Agrigento allunga sul 2 a 0

È una grande Paffoni Omegna quella che lotta sul campo del PalaMoncada di Agrigento: i ragazzi di Andreazza giocano uno strepitoso secondo periodo, ma nel terzo quarto vanno in affanno perdendo il punto a punto finale. Un 66 a 63 che non deve abbattere, ma deve dare la consapevolezza che la squadra c’è e può puntare all’impresa.
Primo quarto in cui Saccaggi si dimostra ancora in ritmo, la Paffoni fatica ad eseguire con ritmo e al mini intervallo conduce Agrigento 14 a 10. Dal secondo quarto cambia passo la Fulgor: Prandin e compagni segnano con continuità. Arrivano diverse e triple e tante ottime difese, ma Balanzoni, cercando di catturare un rimbalzo d’attacco, ricade male sulla caviglia venendo costretto ad andare negli spogliatoi. La Paffoni regge e alla pausa lunga è +10, 24 a 34. Nella seconda metà di gioco Agrigento sistema le percentuali al tiro, ma soprattutto Omegna fatica a trovare fluidità di gioco. I padroni di casa accorciano e, spinti dal caldo pubblico, mettono la freccia. Rotondo segna alcuni importanti canestri, la Paffoni prova a rispondere con Scali e Battaglia, ma nel punto a punto sono i biancoblu a prevalere, 66 a 63 il finale.
Resta l’amaro in bocca di un doppio match che avrebbe potuto premiarci almeno in una delle due gare disputate, ma così non è andata. Ora si resetta, perché venerdì al PalaBattisti si gioca per riaprire la serie, si scende in campo come se si fosse sullo 0 a 0. Noi crediamo nell’impresa, forza ragazzi!
Foto e Notizie: Ufficio Stampa Paffoni Fulgor Omegna

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