Dennis Foggia guarda avanti con grande fiducia
Il primo weekend del motomondiale è stato dolceamaro per Dennis Foggia, pilota del team Leopard, arrivato in Qatar con tutti gli occhi puntati addosso dopo l’ottima stagione appena trascorsa e l’exploit dei test portoghesi.
Alcune decisioni da parte della Direzione Gara hanno penalizzato la sua corsa: la posizione in griglia di partenza in primis e i due long lap penalty poi, hanno tolto a Dennis la possibilità di lottare per la vittoria.
Il giovane centauro romano, vicecampione del mondo Moto3, però non si è lasciato abbattere da questi aspetti negativi, rilasciando le seguenti dichiarazioni: “Le sensazioni in Qatar erano ottime, avevamo un passo eccezionale, sia in prova sia in gara. Sinceramente credo che la penalità sia nata da una cattiva interpretazione della Direzione gara ma, nonostante io sia partito per ultimo e abbia avuto anche due long lap penalty, sono riuscito ad andare in pochi giri in zona punti, tagliando il traguardo settimo a solo 1’’ e 9 dal primo classificato.”
Oltre a una moto che ha dato ottime sensazioni, fanno ben sperare anche il carattere e la tenuta psicologica di Dennis: “Un po’ mi rodeva perché sapevo del potenziale della moto, mai avuto sensazioni così buone durante un weekend. Abbiamo raccolto poco rispetto a quello che avremmo potuto fare, ma allo stesso tempo questi 9 punti sono preziosi perché a causa delle penalità avrei anche potuto fare zero, poi mancano 21 gare e c’è tutto il tempo per recuperare. Adesso però dobbiamo concretizzare questo potenziale, proprio perché abbiamo le carte in regola per farlo.”
Fra gli aspetti positivi di questa stagione c’è sicuramente il feeling con la scuderia: “Nel 2020, il mio primo anno, è stata dura. Era tutto nuovo, non conoscevo il team, alcuni circuiti non li avevo mai visti e poi è arrivato il Covid che ha peggiorato le cose. Lo scorso anno ho faticato nei primi quattro GP, ma poi tutto ha iniziato a girare alla grande e i risultati si sono visti. Adesso, quando trovo qualche problematica sulla moto e devo spiegarlo, ci intendiamo al volo. Ad esempio, quando siamo arrivati in Qatar, avevamo i riferimenti dello scorso anno, ma dopo i test eccezionali di Portimao abbiamo preferito non cambiare troppo la moto. Dopo la penalità che mi ha fatto retrocedere nell’ultima casella della griglia, mio padre, il mio manager, mi ha dato la carica e motivato, dicendomi che avrei fatto comunque una grande gara e.. aveva ragione! Se non avessi avuto anche quei due “long lap” me la sarei giocata per il podio e per la vittoria finale.”
Prossimo appuntamento del motomondiale dal 18 al 20 marzo in Indonesia, dove Dennis Foggia potrà cercare il riscatto e potrà dimostrare che quella di Losail è stata solo una parentesi sfortunata.