Sorgerà a Torino il centro di simulazione e controllo missioni robotiche lunari
La strada per la riconquista della Luna passa sempre di più per l’Italia. Dopo Marte anche la Luna sarà studiata ed esplorata attraverso le strutture che saranno realizzate a Torino
Robot lunari guidati da Terra andranno alla scoperta del suolo lunare grazie al centro di controllo che presto arriverà nel capoluogo piemontese. L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e ALTEC hanno firmato oggi a Roma un contratto da 3,5 milioni di euro per la fase iniziale di progettazione e realizzazione di un Centro di Simulazione e Controllo Missioni Robotiche Lunari. Il contratto firmato tra le due parti è avvenuto alla presenza per ASI del presidente, Teodoro Valente e del direttore generale, Luca Vincenzo Maria Salamone, per ALTEC del presidente Fabio Massimo Grimaldi e di Vincenzo Giorgio, amministratore delegato. L’accordo darà il via alle attività che in 36 mesi faranno sorgere il Centro presso le strutture di ALTEC, nel cuore della nascente Città dell’AeroSpazio torinese. Il centro affiancherà quello già operativo, sempre in ALTEC, del ROCC (Rover Operation Control Center), dedicato alle operazioni e simulazioni marziane.
La Luna è vista attualmente come un passaggio fondamentale per la conquista di Marte: la sua (ri)conquista è parte integrante della strategia più ampia a livello mondiale identificata nel progetto Moon to Mars. In questo quadro le attività nell’ambito dell’esplorazione spaziale hanno visto negli ultimi anni un nuovo e forte impulso, dettato in questa fase dalla corsa al ritorno sulla Luna, che vede l’Italia posizionarsi come partner strategico sia con NASA, soprattutto per il programma ARTEMIS, sia con ESA. L’Italia attraverso l’ASI è stata prima firmataria degli Artemis Accords della NASA.
“Il centro in perfetta sinergia con gli scopi della nascente città dell’aerospazio – spiega Teodoro Valente presidente dell’ASI – fungerà da riferimento per la filiera industriale e della ricerca per la preparazione e la messa in opera delle tecnologie, dei sistemi e degli esperimenti che si vorranno realizzare sulla superficie della Luna. Si tratta di un’infrastruttura destinata al supporto dei progetti di esplorazione e colonizzazione planetaria italiani ed europei dei prossimi anni. L’accordo di oggi per il centro di controllo robotico lunare rientra in quell’attività, energica, che l’ASI sta mettendo in campo con investimenti di straordinaria importanza per l’esplorazione umana dello spazio. La Luna sarà il banco di prova – prosegue Valente – per testare le tecnologie e infrastrutture e prepararsi alla sfida successiva verso il Pianeta Rosso. Il centro ALTEC, grazie anche agli investimenti dell’ASI nel corso dei passati decenni, ha sviluppato le competenze riconosciute a livello internazionale per poter svolgere le funzioni di centro di supporto controllo missioni in diversi ambiti: prima con Marte ora con la Luna”.
“Progettare e realizzare un Centro di Simulazione e Controllo di Missioni Robotiche Lunari – ricorda Vincenzo Giorgio, AD di ALTEC – richiede grande attenzione allo scenario complessivo in cui si inserisce il ritorno alla Luna: conquistare conoscenze, tecnologie e metodologie per – alla fine – portare in sicurezza l’uomo su Marte. Questo passa, in primo luogo, da un proseguimento delle ricerche in bassa orbita terrestre. In secondo luogo bisogna andare su Marte tramite robot, e qui il nostro ruolo è già strategico: L’ExoMars ROCC (Rover Operations Control Center), che abbiamo realizzato per ESA presso le nostre strutture, agirà da centro di controllo di riferimento per la missione, offrendo al team ingegneristico e al team scientifico tutti gli strumenti necessari per poter pianificare, simulare e validare le operazioni del rover su Marte. Riportare robot e umani sulla Luna è il terzo passo del percorso che punta all’uomo su Marte. La somma di tutte le nostre esperienze, competenze ed infrastrutture è unica e perfetta per ricreare a terra un centro di simulazione lunare che renderà nei prossimi anni Torino e l’Italia un elemento strategico per l’esplorazione del sistema solare”.